Agenti della volante, nella tarda serata di sabato scorso, hanno effettuato un’attività di soccorso nei Sassi di Matera che si è conclusa con il salvataggio di una giovane che si era tagliata il polso destro per farla finita.
Alle ore 20.00 circa dello scorso sabato, giungeva in Questura la madre di una diciassettenne che, in forte stato di agitazione, riferiva di aver visualizzato sul proprio profilo WhatsApp, un messaggio inviato dalla propria figlia su un gruppo creato ad hoc e in cui manifestava la volontà di togliersi la vita.
Il dispositivo di sicurezza della Questura veniva attivato anche attraverso l’allerta dei diversi equipaggi dislocati sul territorio, anche del Reparto Prevenzione Crimine e con l’attivazione del dispositivo di emergenza che prevede la geo localizzazione che segnalava l’utenza cellulare della giovane nella zona di Rione Pini, dove le operazioni di rintraccio, però, davano esito negativo.
L’attività incessante proseguiva senza sosta, riuscendo a rintracciare la sorella della minore scomparsa, la quale aveva appena ricevuto da lei un messaggio.
Vista questa circostanza utile alle ricerche, si proseguivano assieme alla sorella e ad un’amica della ragazza che aveva assunto, su indicazione dei poliziotti, un contatto diretto, tramite videochiamata.
Tale circostanza permetteva di individuare in via San Nicola del Sole il luogo da cui chiamava.
Subito dopo venivano finalizzate le ricerche che permettevano, seppur con non poche difficoltà, il rintraccio della ragazza che si era rifugiata in un anfratto sulle scalinate di uno stabile ove stava mettendo in atto il proposito di togliersi la vita. All’atto del rintraccio era seduta a terra, visibilmente scossa, con sguardo assente e con evidenti ferite da taglio sull’avambraccio e sulla mano destra dai quali usciva molto sangue.
In attesa dell’ambulanza immediatamente allertata, dato che il sangue continuava a sgorgare, una poliziotta riusciva a tamponare utilizzando un elastico per capelli come laccio emostatico e bloccando lo stesso con una penna.
Applicava sull’avambraccio diversi fazzoletti puliti, bloccando gli stessi con altri due elastici per capelli, infine provvedeva a comprimere l’avambraccio affinché si fermasse l’emorragia.
Poco distante da dove era la ragazzina, si rinveniva una lametta di rasoio sporca di sangue con cui si era procurata le lesioni.
Dopo il primo soccorso effettuato dalla Volante, si riusciva a far scendere dalle scale la ragazzina e la si affidava alle cure del personale del 118.
Dopo le visite di rito in ospedale, dove si riscontrava da parte dei medici che la ragazza era interessata da una crisi d’ansia, la si affidava ai propri genitori i quali potevano tirare un sospiro di sollievo per come si è conclusa la vicenda.
La conoscenza del territorio, la tenacia dei poliziotti nonché la collaborazione fornita alla Polizia di Stato, ha fatto in modo che tutto si ultimasse con un epilogo favorevole.