Il dipendente regionale Domenico Leccese, coinvolto in una vicenda legata a un “porno ricatto” nei confronti di un ex assessore del Comune di Potenza, Giovanni Salvia per aver pubblicato dei post sui social network è stato condannato ad un anno di reclusione (pena sospesa) per diffamazione a mezzo stampa dal gup del Tribunale di Potenza al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.
Dalla sentenza si evince che il gup ha escluso l’aggravante dell’offesa a un corpo amministrativo, il Comune di Potenza rappresentato
dall’assessore.
I fatti: nel 2015 l’assessore comunale Giovanni Salvia fu “adescato” su Skype da una donna che lo convinse a fare atti
sessuali sulla piattaforma digitale, per poi acquisire le immagini e ricattarlo. Dalle indagini, che coinvolsero complessivamente più persone, in più ruoli , sono emerse altri aspetti legati a questa vicenda, tra cui l’obiettivo di ottenere dal ricatto favori politici e le dimissioni dell’assessore. I processi si sono divisi in più filoni e la condanna ad un anno riguardava alcuni post su Facebook in cui erano state pubblicate immagini e offese a Salvia.
Ricordiamo anche che Domenico Leccese pubblico alcuni giudizi su facebook nei confronti della giornalista Francesca Barra e del suo compagno, l’attore Claudio Santamaria ma il procedimento disciplinare avviato a suo carico dalla Regione Basilicata è stato archiviato.