Il Prefetto Michele Campanaro ha firmato in mattinata una interdittiva antimafia nei confronti di una società con sede legale a Potenza, operante nel settore delle attività di gestione delle pulizie e dei servizi ambientali.
Il provvedimento è stato adottato agli esiti dell’istruttoria condotta dal Gruppo Interforze Antimafia della Prefettura che, per concretezza, univocità, attualità e concatenazione logica dei fatti, ha accertato l’esistenza di un effettivo rischio di contaminazione mafiosa, attraverso la contiguità con elementi appartenenti a sodalizi criminali del clan potentino “Martorano-Stefanutti”.
Sono complessivamente quarantuno le interdittive antimafia adottate negli ultimi ventiquattro mesi dalla Prefettura di Potenza, grazie all’importante azione istruttoria sviluppata dal Gruppo Interforze Antimafia, al quale il Prefetto Campanaro ha rinnovato il ringraziamento per l’impegno profuso a tutela delle condizioni di impermeabilità dell’economia lucana sana dai tentativi di infiltrazione mafiosa.
“Come ho evidenziato in occasione dell’ultima Conferenza regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza, in presenza dei vertici della magistratura inquirente, è assolutamente essenziale massimizzare i risultati dell’azione di prevenzione e di contrasto alla criminalità, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema sicurezza, dalle forze di polizia, alla magistratura, agli enti territoriali. E ciò può ben essere fatto con il rafforzamento del sistema prevenzionistico di natura amministrativa, che è svolto dalle Prefetture con lo strumento delle informazioni antimafia – ha dichiarato il Prefetto Campanaro, a margine dell’adozione del nuovo provvedimento interdittivo-La misura interdittiva adottata oggi toccauna società che operanel settore delle pulizie e dei servizi ambientali, in assoluto tra quelli a maggior rischio di condizionamento e permeabilità da parte di segmenti criminali”.
Con l’adozione del provvedimento interdittivo odierno, il Prefetto ha contestualmente accertato la sussistenza dei presupposti per l’avvio del c.d. commissariamento ad contractum, allo scopo di salvaguardare l’integrità dei bilanci pubblici, la continuità dei servizi indifferibili per la tutela dei diritti fondamentali ed il mantenimento dei livelli occupazionali.