«Avrebbe potuto accoltellarli in maniera più o meno grave e lo stesso avrebbe potuto fare con i passanti. Episodi questi, che non fanno altro che confermare ancora una volta, quanto sia indispensabile la dotazione del taser per gli operatori di Polizia». Così Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), relativamente a quanto avvenuto ieri sera in pieno centro a Matera, dove un ventiduenne originario del Niger, con altri precedenti penali, infastidiva passanti e danneggiava auto, armato di coltello, lo stesso con il quale, all’arrivo della Volante, ha minacciato i poliziotti a cui ha fornito false generalità.
«siamo chiamati ogni giorno a fronteggiare situazioni simili dove chi commette atti criminosi, lo fa consapevole di restare impunito e tornare subito libero – prosegue Paoloni -. La pericolosità di certi soggetti, può essere affrontata soltanto riducendo al minimo il contatto fisico e, il taser, in questo caso è lo strumento giusto, sia per l’incolumità dell’operatore che dello stesso fermato. La professionalità dei colleghi ha permesso di bloccarlo e arrestarlo, ma spesso questo non basta. Occorrono idonei protocolli operativi e regole di ingaggio, così come abbiamo chiesto nella nostra proposta di idonee garanzie funzionali. Tra l’altro, l’inasprimento delle pene relative a reati di violenza, resistenza, lesioni gravi o gravissime cagionate ad operatori impegnati in servizio di ordine pubblico, previste dal Decreto Sicurezza, ci auguriamo sia attuato al più presto, così da far desistere tanti altri dal commettere simili reati. La sicurezza dei cittadini – conclude – passa da quella di chi è deputato a garantirla.