Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha incontrato oggi alcuni sindaci neoeletti e riconfermati nelle recenti elezioni comunali. Erano presenti i sindaci: Giuseppe Donato Telesca (Atella), Francesco Mastrandrea (Forenza), Viviana Cervellino (Genzano di Lucania), Salvatore Falabella (Lagonegro), Antonio Carretta (Lavello), Antonio De Luca (Pignola), Pietro Mira (Ruvo del Monte), Rocchino Nardo (Sasso di Castalda), Francesco Santopietro (Vaglio Basilicata), Pasquale Cariello (Scanzano Jonico) e Paolo Paradiso (Tricarico). Nel porgere i saliti il Presidente Bardi ha evidenziato come quello del sindaco sia uno dei mestieri più difficili. “La Basilicata – ha detto – ha un territorio particolare in cui ci sono una serie di difficoltà strutturali da affrontare sulle quali va anche fatta una programmazione condivisa. Ci sono – ha aggiunto Bardi- anche tante peculiarità territoriali da valorizzare. Ciò sarà più possibile se il colloquio tra Regione e Comuni sarà intenso. In questo ultimo anno di legislatura – ha detto Bardi- intendo rafforzare il filo diretto con i sindaci per tenere in vita il dialogo attivato con i territori. Rispetto alle emergenze di Protezione Civile e dissesto idrogeologico – ha evidenziato Bardi – confido nella celerità delle comunicazioni. È nostro desiderio – ha aggiunto il Presidente- finalizzare la nuova Programmazione alle istanze che raccogliamo attraverso l’ascolto dei territori. Vogliamo varare una Programmazione mirata ed efficace. Per questo – ha concluso Bardi – mi auguro di poter lavorare insieme a prescindere dal colore politico e nell’interesse dei cittadini”.
Nel prendere la parola i sindaci hanno portato all’attenzione del Presidente Bardi una serie di questioni. Tra queste: la viabilità regionale e le conseguenti difficoltà di lavoratori e aziende legate alla chiusura di alcune strade, la definizione del ruolo delle Provincie, una programmazione attenta delle azioni del PNRR, una visione strategica per il rilancio del turismo, una programmazione sanitaria che salvaguardi il funzionamento dei presidi periferici.