Riportiamo di seguito l’intervento della Presidente del C.A.I. Centro Antiviolenza Italiano, Ivana Giudice, sulla vicenda Cotrab,
per la rielezione a presidente di Giulio Ferrara, condannato in via definitiva alla pena di anni due e mesi sei di reclusione, per il reato di violenza sessuale ai danni di una donna dipendente dell’azienda.
Di seguito la nota integrale.
“E’ inaccettabile e sconcertante che un condannato in via definitiva per il reato di violenza sessuale, possa essere riconfermato in un ruolo di vertice così importante, nella medesima azienda in cui lavora la donna vittima del reato. Tralasciando i contorni surreali della vicenda, non si può non tenere conto della grave circostanza che la violenza è stata consumata in un luogo di lavoro, presso il quale il reo Ferrara esercitava le sue funzioni di organo di vertice, laddove la vittima era una sua sottoposta, e tuttora continua ad esserlo. Il rispetto per il dolore, la vergogna, la dignità di quella donna, non può passare inosservato, né può essere affrancato prendendo le distanze dalla vicenda, alla Ponzio Pilato.
In un Paese (apparentemente?) evoluto come il nostro, in cui è stata fortemente voluta ed approvata dal precedente Governo, con alto senso di civiltà, la Legge cd. “Codice Rosso”, risulta stridente e preoccupante questo assordante silenzio e la imperdonabile indifferenza dei tanti, che pare paradossalmente rievocare un rigurgito di patriarcato.
E’ la vita di una donna, di una persona umiliata, ferita, psicologicamente provata. Una donna, che da un giorno all’altro, e probabilmente tutti i giorni, potrebbe trovarsi al cospetto dell’uomo, il suo capo, che l’ha violentata, mentre il resto del mondo si gira a guardare.
Non lasciamola sola.