Nella giornata di giovedì 14 marzo 2013, i Carabinieri del Comando Stazione di Matera hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare impositiva dei divieti previsti dagli artt. 282 bis e 282 ter del codice di procedura penale nei confronti di una giovane coppia di coniugi materani. Il provvedimento coercitivo, primo ad essere adottato in Basilicata, ha comportato per la coppia l’obbligo di allontanarsi immediatamente dalla casa familiare e, contestualmente, il divieto di avvicinamento alle vittime ed ai luoghi da queste frequentati, da cui tenersi lontani almeno cinquecento metri. Le vittime in questa triste vicenda sono rappresentate da una coppia di anziani coniugi, residenti nello stesso condominio della coppia più giovane, da anni oggetto di vessazioni, ingiurie, minacce, percosse e lesioni, finalizzate a convincerli ad abbandonare definitivamente la loro abitazione. Questa condotta violenta, reiterata nel tempo, ha ingenerato nelle vittime un perdurante stato di angoscia e fondato timore per l’incolumità propria e dei propri cari, al punto da cambiare le proprie abitudini di vita sino ad essere costretta a dimorare presso parenti in altra regione per lunghi periodi. Un concetto più ampio di stalking, dunque, tipicizzato dal punto di vista normativo per sanzionare atti persecutori che si verificano nel più vasto ambito delle relazioni personali, tra cui vanno quindi compresi anche i rapporti condominiali, di frequente improntati a dissidi costanti, fatti anche di piccoli ma fastidiosi screzi in danno di una delle parti in contrasto che soccombe sommessamente. Un caso diverso di stalking, ma altrettanto e forse più vessatorio, differente dal classico e tristemente più frequente atto persecutorio di un uomo verso una donna, o viceversa, riferito generalmente ad un contesto sentimentale. E che si sia trattato di una persecuzione particolarmente feroce lo hanno dimostrato i Carabinieri della Stazione di Matera, puntualmente diretti dall’Autorità Giudiziaria nella persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa Annunziata Cazzetta, che hanno documentato i molteplici episodi di violenza verificatisi negli anni ed acuitisi dal mese di maggio 2012 allorquando, verosimilmente a seguito della citazione in giudizio per altro procedimento scaturito da una prima denuncia, la giovane coppia ha appreso che le vittime si erano rivolte ai militari dell’Arma. Da quel mese le angherie ed i soprusi sono ulteriormente aumentati: al deturpamento della porta di ingresso, dinanzi a cui venivano lasciati rifiuti, terriccio e fogliame, borse piene d’acqua e lanciati oggetti, alle minacce di morte, ai continui insulti sulle scale e sul pianerottolo, si sono infatti aggiunte le percosse e le lesioni in danno dei due anziani, in seguito costretti anche ad intraprendere un percorso terapeutico farmacologico per lo stato d’ansia e gli attacchi di panico. Peraltro, non essendoci ascensore ed abitando al secondo piano, le vittime erano costrette nell’uscire/entrare in casa a passare necessariamente davanti all’ingresso dell’altra coppia la quale, monitorandone i movimenti, compariva all’improvviso spaventandole ed insultandole, al punto che ormai le stesse si erano convinte di iniziare a cercare un’altra abitazione in città. Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Matera, Dott.ssa Angela Rosa Nettis, ha certamente restituito la tranquillità alle vittime, che comunque continueranno ad essere assistite dai militari dell’Arma sia sotto un profilo di sicurezza personale che di assistenza e vicinanza morale. Soprattutto, ed in tempi brevi, si è impedito che gli atti persecutori posti in essere potessero all’improvviso sfociare in un maltrattamento ancor più violento e dalle conseguenze più gravi. Il Comando Provinciale Carabinieri di Matera, consapevole del grave fatto sociale rappresentato dai fenomeni di stalking e violenza in genere sulle donne e sulle fasce più deboli (anziani e bambini) sta ulteriormente formando personale selezionato al fine di curare la trattazione di questi delicati casi con la massima professionalità sotto ogni aspetto, in primis quello correlato alle tecniche di comunicazione ed assistenza psicologica alle vittime. Inoltre, già dal mese di febbraio, il Comando Compagnia Carabinieri di Matera sta tenendo negli Istituti superiori numerosi incontri proprio sui crimini violenti verso le fasce a rischio; tra questi, saranno approfonditi con gli studenti i temi della violenza domestica e dei maltrattamenti in famiglia, della violenza sessuale e dello stalking.
Gorgoglione: una persona arrestataper detenzione illegale di armi da fuoco e furto in appartamento aggravato
I Carabinieri del Comando Stazione di Gorgoglione hanno arrestato un uomo di 38 anni di Gorgoglione accusato di detenzione illegale di armi da fuoco,nonchè di furto in appartamento aggravato.
I militari, nel corso di una perquisizione di un casolare di campagna che era nella disponibilità
dell’arrestato hanno rinvenuto tre fucili di vario calibro perfettamente oleati e ben funzionanti.
Le armi illegalmente detenute, rientranti nella tipologia delle armi comuni da sparo, erano opportunamente nascoste all’interno di un armadio in legno chiuso a chiave, sono state sequestrate, mentre l’uomo è stato arrestato.
Gli accertamenti svolti hanno determinato l’esatta provenienza. Infatti i fucili risultano essere stati asportati dall’interno dell’abitazione di una persona deceduta da circa un anno, sempre del luogo, le quali le aveva regolarmente denunciate all’autorità di Pubblica Sicurezza. Sulle armi saranno svolti accertamenti tecnico-balistici per stabilire il loro eventuale utilizzo in altri delitti.
L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione e nella giornata odierna sarà giudicato con rito direttissimo. In data odierna, l’arresto è stato convalidato e vi è stata condanna per rito direttissimo ad otto
mesi con la contestazione anche della clandestinità di talune delle armi.
L’Ufficio del P.M. ha visto l’intervento del Sostituto Procuratore D.ssa Annafranca Ventricelli.