Sono complessivamente 18, tra cui due ex presidenti della Regione (il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, e il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, entrambi del Pd), alcuni assessori regionali e tre dirigenti in carica tra il 2003 e il 2007 – le persone segnalate dalla Guardia di Finanza alla Corte dei Conti della Basilicata, in relazione a un’istruttoria sulla progettazione dell’Ospedale Unico per acuti di Lagonegro. I militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Potenza, coordinati dal tenente colonnello Antonio Vernillo, hanno esaminato i documenti relativi al progetto, e in particolare tre delibere della giunta regionale del 2003 (sul “Progetto di fattibilità” dell’Ospedale), del 2005 (“Approvazione del progetto preliminare”), e del 2007 (“Aggiudicazione definitiva del contratto di concessione”), segnalando alla Procura contabile – secondo quanto si è appreso – i componenti della giunta presenti alle riunioni di approvazione degli atti, due responsabili unici del progetto e un dirigente regionale. Il danno erariale segnalato ammonta a due milioni di euro, ovvero alla prima parte del pagamento “materialmente erogato a dicembre 2014 alla Societ Ospedale Lucania S.p.A. che ne aveva richiesto il pagamento in riferimento a particolari indagini geologiche e geotecniche effettuate”. Secondo gli investigatori con la prima delibera del 2003 l’investimento iniziale complessivo per la realizzazione della struttura sanitaria era di circa 42 milioni di euro. I costi “sono lievitati notevolmente nel corso degli anni”, passando a 76,3 milioni (con “ricorso alla ‘finanza di progetto’” deliberato nel 2005) per arrivare a 83,4 milioni nel 2012, a causa “degli esiti di alcune nuove indagini geotecniche e geologiche” che nel frattempo “si sono rese necessarie”. (Ansa)
Se sono colpevoli è giusto che ne rispondano alla giustizia. Non facciamo processi sommari ma che gli organi competenti facciano il loro corso. Lo scandalo è vedere in giro ancora politici condannati per false fatture, che hanno scaricato scontrini raccolti da terra, organizzato “festini” tipo Arcore pagati dai con le tasse dei lucani, soddisfatti “piaceri” personali, utilizzato ogni forma di benefit in barba alla povera gente lucana che pur vivendo in una regione ricca di risorse naturali a partire dall’acqua al petrolio al turismo ( anche se il presidente dell’Agenzia Regionale per il turismo sta puntando di far emergere il turismo a Potenza per vedere cosa? una storia che non c’è? monumenti che non hanno? cultura che non sanno nemmeno cosa sia? Cosa che invece potrebbe e dovrebbe svilupparsi in provincia di Potenza dal Vulture Alto Bradano ai castelli Federiciani, la dinamicità dell’entroterra con iniziative e posti incantevoli come le dolomiti lucane. Ma Potenza?! Tolto il pubblico impiego e l’intrigata vicenda CLAPS che vede come attori principali la chiesa-a politica e la magistratura, non meriterebbe di essere nominata nemmeno….), rimane una delle regioni che paga l’acqua ad un prezzo più alto delle regioni del nord; che paga il prezzo del carburante più alto di altre regioni; che le trivellazioni effettuate nella nostra regione (Potenza esclusa) non hanno portato alcun valore aggiunto alla comunità lucana se non la miseria di una Scheda Carburanti che è servita come paravento per ingrossare i portafogli di questa classe dirigente che liberamente decide sul futuro (se ce ne sarà) della Basilicata. Le forze dell’ordine e della finanza hanno fatto più del loro compito. Magistrati!!!! non vanifichiamo il compito di questi servitori dello Stato che poi vedono svilire il loro impegno e la loro professionalità facendo pagare a chi se mai ha commesso un errore nella compilazione di un MODELLO 730 e poi vedere impuniti politici che si sono macchiati di reati più gravi e che circolano ancora liberamente continuando a fare danni.
nino silecchia