Questa volta nella rete investigativa dei militari della Guardia di Finanza è finita un’associazione sportiva dilettantistica che, in realtà, svolgeva l’attività commerciale di pub con somministrazione di alimenti e bevande al pubblico.
Gli enti di tipo associativo, infatti, beneficiano di un particolare regime di favore in ragione della delicata, meritoria funzione sociale che svolgono. In funzione di ciò, a differenza delle imprese che svolgono attività commerciali, sono dispensati dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili e determinano il reddito in via forfettaria applicando il coefficiente di redditività del 3 per cento all’ammontare dei proventi.
L’attività di indagine eseguita dalle Fiamme Gialle di Policoro ha consentito di accertare che, all’interno del locali della sedicente associazione, veniva esercitata una vera e propria attività di somministrazione di alimenti e bevande a chiunque vi accedesse, indifferentemente, sia soci che non soci: le finalità dell’associazione, tra l’altro, erano del tutto sconosciute persino agli associati che riferivano, addirittura, di frequentare il locale abitualmente al solo fine di consumare in compagnia alimenti o bevande.
Nessuna traccia, invece, dello svolgimento delle attività sportive, ricreative e solidaristiche pubblicizzate nello statuto e nell’atto costitutivo dell’associazione. Solo una intensa e florida attività commerciale.
Accertata l’assenza dei requisiti minimali per essere considerato un ente associativo ed assodato che si trattava di normale attività commerciale, sono stati ricostruiti ricavi occultati al fisco per un ammontare complessivo di oltre 600 mila euro.
Nel corso degli accertamenti è stato constatato, inoltre, l’impiego di n. 6 lavoratori in nero che prestavano la propria opera all’interno dell’associazione come lavoratori dipendenti e comminate le relative sanzioni per l’omessa istituzione del libro unico del lavoro e la mancata comunicazione di assunzione.
L’attività eseguita si inquadra nel più ampio contesto di intensificazione dei controlli fiscali e relativo incremento della qualità degli interventi, disposto dal Comando Generale della Guardia di Finanza a contrasto dei fenomeni maggiormente lesivi per il bilancio dello Stato.