Referto Corte dei Conti su bilancio Agenzia Nazionale del Turismo. Di seguito la nota inviata da Nino Sangerardi.
“Le rilevanti proposte di modifica statutaria varate di recente, che assoggettano più incisivamente attività importanti dell’Enit in settori cruciali della propria attività, all’autorizzazione preventiva del Ministero vigilante, ne riducono l’autonomia in misura sostanziale in un momento nel quale il rilancio del Paese sotto il profilo del turismo richiederebbe moduli semplificati e elastici di intervento”. Parole che si leggono nella determinazione della Corte dei Conti ( presidente Manuela Arrigucci, relatore Maria Teresa Polito, collaboratore istruttoria dott.ssa Valeria Craca) in merito al bilancio finanziario, anno 2019, dell’Enit : Agenzia Nazionale del Turismo.
Risale al 1919 l’istituzione dell’Ente nazionale per l’incremento delle industrie turistiche. Nel 2015 diventa Agenzia nazionale del turismo,ente pubblico economico sottoposto alla vigilanza del Ministero Beni culturali e turismo,durante il 2018 vigilato dal Ministero politiche agricole forestali e turismo,a metà 2019 le funzioni di controllo tornano al Ministero Beni culturali e turismo: dulcis in fundo l’8 settembre 2021 la vigilanza passa al Ministero del Turismo.
Con decreto Legge del31 maggio 2021 Enit è autorizzato—per garantire obiettivi e interventi previsti nel PNRR—ad assumere un contingente fino a 120 unità di personale non dirigenziale con contratto a tempo determinato(24 mesi) con il seguente finanziamento : 3.041.667 euro anno 2021, 7.900.000 anno 2022, 4.258.333 anno 2023.
Organo sociali dell’Ente sono il consiglio di amministrazione formato da presidente, amministratore delegato e un membro designato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regione e Provincia autonoma di Trento e Bolzano, il Consiglio federale rappresentativo delle agenzie regionali per il turismo, l’Osservatorio nazionale del turismo con compiti di studio e analisi delle dinamiche d’interesse turistico.
I compensi annuali lordi : 70 mila euro al presidente del CdA e 40 mila euro indennità ai componenti del consigli più 130 euro di gettone presenza, 15 mila euro al presidente Collegio Probiviri e 13 mila euro ai relativi membri, l’amministratore delegato percepisce euro 170 mila.
La sede centrale dell’Enit in Roma, 21 gli Uffici di rappresentanza all’estero,ultimamente chiuso quello di Chicago e aperto uno a Monaco. Avviate collaborazioni con il sistema delle Camere di Commercio estere, le mansioni gestite da otto riferimenti “ in service” ubicati a Monbai, Tel Aviv, Budapest, Berlino, Amsterdam, Lisbona, Praga e Varsavia.
Il personale in capo all’Agenzia raggiunge il numero di 116 di cui 47 in Italia e 69 all’estero per un costo annuo di euro 7.769.975,21.
“Sotto il profilo della spesa con riguardo sedi Enit all’estero—scrivono i Giudici contabili—emerge nuovamente il costo molto elevato, della sede di Londra. Al fine di abbattere parzialmente i costi una parte dell’immobile è stata subaffittata alla locale Camera di Commercio, fino al 25.09.2019 quando, a seguito della ridefinizione del rapporto contrattuale il locatario principale è divenuto l’Italian chamber of commerci and industry for the UK mentre Enit continua a occupare il palazzo a titolo di sublocazione. Il cambio di intestazione contrattuale ha favorito l’attenuazione dei costi : l’importo sede di Londra è diminuito a euro 226.105,56”.
Lo stato patrimoniale evidenzia un incremento dei debiti a medio termine del 72,5%. Sono presenti ulteriori crediti di rilevante entità particolarmente datati. Si registra un peggioramento dell’indicatore di tempestività dei pagamenti( dal 7,01 nel 2018 al 18,76 nel 2019) dovuto a problemi legati a sottodimensionamento dell’organico nonché, soprattutto, alla carenza di cassa dell’Ente determinatasi per ritardi nelle erogazioni statali.
“Si richiama in generale l’Ente—mette in luce la Corte—nell’utilizzo delle risorse assegnate per l’espletamento delle proprie funzioni a un comportamento ispirato a una logica di contenimento della spesa e ad un attento monitoraggio dei costi, considerato anche i risultati contabili del 2019 che hanno segnato un rilevante disavanzo nel conto economico”.