Regione Basilicata interviene nel contenzioso tra Consorzio industriale Potenza e Liberio SPV. Di seguito la nota integrale inviata da Nino Sangerardi.
La Giunta regionale delibera di costituirsi in giudizio,ad adiuvandum,nel contenzioso incardinato dentro il Tribunale di Roma,sezione cvile,che vede protagonisti il Consorzio industriale della provincia di Potenza e Liberio SPV srl. Quest’ultima ha ottenuto decreti ingiuntivi—in data 14 luglio 2020 per un importo di 1.933.078,87 oltre interessi e spese—quale concessionaria di crediti orginariamente vantati da Enel spa per mancato pagamento, da parte del Consorzio,di consumi di energia elettrica.
Il Consorzio, nella persona del commissario straordinario dott. Francesco Pagano, si oppone tramite gli avvocati Vito Vittore e Massimiliano Silvetti del Foro di Roma.
I legali di Liberio SPV hanno sollevato la questione di legittimità costituzionale delle norme(legge lucana n.7/2021) in forza delle quali il Consorzio è stato posto in liquidazione coatta amministrativa. Quindi la necessità che presidente e assessori regionali della Basilicata intervengano volontariamente nella diatriba giudiziaria “ al fine di sostenere le ragioni del Consorzio industriale della provincia di Potenza con l’intento di tutelare la Legge regionale sopradetta difendendone la compatibilità gestionale”. Il mandato difensivo è stato affidato all’avv.Nicoletta Pisani dell’Ufficio legale Regione Basilicata.
Si rammenta che la Legge n.7/2021 verte sullo “Scioglimento del Consorzio industriale della provincia di Potenza e costituzione della Società aree produttive industriali della Basilicata spa.
Il 12 marzo 2021 i vertici politici lucani nominano liquidatore del Consorzio il prof. Giuseppe Fasana—commercialista di Como,ex Ufficiale della Guardia di Finanza,professore a contratto all’Università dell’Insubria– che il giorno 14 maggio 2021 rinuncia per indisponibilità.
La Giunta designa il nuovo liquidatore il 27 maggio 2021 : è l’avv. Giuseppe Fiengo,iscritto all’Ordine degli avvocati di Roma presso Studio legale associato Campagnola Fiengo Galano.
Nato a Cambridge(Usa), residente nella capitale d’Italia già vice avvocato generale dello Stato,avvocato distrettuale dello Stato a Napoli,componente del Consiglio superiore Lavori Pubblici e della Commissione Bassanini per la riforma regionale, commissario straordinario del Consorzio Venezia Nuova (Mose).
Ultimamente il presidente Vito Bardi e gli assessori hanno ratificato la costituzione della società denominata Aree Produttive Industriali Basilicata (API-BAS spa).
Scopo della nuova compagine,sede legale e operativa nel capoluogo lucano, è la “promozione dello sviluppo industriale e perseguimento della sostenibilità ambientale”.
Capitale sociale, versato dalla Regione, nella misura di 5.000.000,00 euro. Lo stipendio annuale lordo per l’amministratore unico pari a 73.988,29, seimila e cinquecento euro il corrispettivo in capo al Revisore legale,6.500,00 euro al presidente del Collegio sindacale e 5 mila euro ciascuno ai relativi componenti.
La liquidazione del Consorzio dovrà concludersi entro 36 mesi e nel medesimo termine il liquidatore deve presentare il rendiconto della gestione accompagnato dalla relazione sull’attività svolta.
La debitoria del Consorzio,istituito il 22 luglio 1961 con decreto n.1011 del Capo dello Stato ,stimata in 80 milioni di euro accumulati con le gestioni ordinarie e commissariali. Balvano, Baragiano, Isca Pantanelle, Potenza,San Nicola di Melfi, Senise, Tito Scalo, Viggiano e Vitalba sono le zone industriali,per un totale di duemila ettari, condotte dall’Ente consortile.
Venticinquemila le maestranze che risulterebbero occupate nelle oltre 150 aziende presenti le quali producono l’80 per cento del prodotto interno lordo lucano.
Cento gli opifici—di cui parecchi finanziati con Leggi statali come 219/1980 e 488/1992 e 64/1974—non utilizzati per fallimento,mancato inizio produzione o dismissione.
Un patrimonio logistico e strutturale valutato più di cento milioni di euro.