Il Collegio dei docenti del Liceo Scientifico “Dante Alighieri” di Matera ha inviato una nota di solidarietà e pieno sostegno al docente materano Michele Ruscigno dopo il rinvio a giudizio da parte del Tribunale di Matera per i fatti che lo hanno coinvolto. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
In relazione all’aggressione subita dal professor Michele Ruscigno da parte del genitore di un’alunna durante il colloquio scuola-famiglia del liceo scientifico “Dante Alighieri” di Matera in data 13 dicembre 2016 e a seguito di diversi articoli giornalistici scritti riguardo all’increscioso episodio, tutti i docenti del liceo scientifico “Dante Alighieri” esprimono solidarietà, vicinanza e affetto per il collega vittima dell’aggressione. Il docente si è sempre distinto per il senso di responsabilità riguardo all’apprendimento degli alunni, per le sue capacità di insegnamento delle discipline di matematica e di fisica, per le sue alte capacità relazionali e comunicative e per un comportamento sempre corretto e diligente nei confronti sia dei colleghi che degli alunni. Amato e apprezzato da tutti, l’episodio lascia sconcertati e basiti e spinge tutti a riflettere sul ruolo che la scuola e i docenti hanno nella società moderna. Sicuramente la scuola sta attraversando un periodo di difficoltà in una società che cambia velocemente ma nonostante tutto la scuola possiede ancora due compiti fondamentali che sono quello di diffondere la cultura e il sapere e quello di formare i giovani per una società sempre migliore. Il compito del docente è dunque arduo poiché deve cercare di coniugare il passato, a cui non può volgere le spalle, e il futuro verso cui la moderna società si protende. Per svolgere in modo efficace tale compito è necessario che ci sia un rapporto sereno, armonico, collaborativo tra genitori, alunni e docenti. Tale relazione può talvolta incontrare ostacoli, può mettere spesso alla prova e spinge continuamente ad una autoanalisi; il docente sa che di fronte a sé ha un essere umano che deve essere guidato, compreso, aiutato a crescere in un ambiente sereno dove i toni arroganti, le mortificazioni, le vessazioni non devono esistere. Nell’ambito del processo formativo di un alunno, però, sono necessarie delle regole che devono essere rispettate e la valutazione, positiva o negativa che sia, ha una valenza formativa importante nel processo di apprendimento per stimolare nell’alunno un miglioramento continuo. Il professor M. Ruscigno è sempre consapevole del suo ruolo, sempre si adopera per rendere proficuo il rapporto docente/discente, pur conoscendo la complessità e la delicatezza di tale rapporto e continuamente si impegna per il successo formativo dei suoi allievi; sono estranei a lui atteggiamenti vessatori e persecutori, un linguaggio scorretto e inadeguato all’ambiente scolastico, una volontà di mortificazione degli alunni; a lui dunque tutti i colleghi esprimono la loro solidarietà.