Il segretario regionale dell’Ugl Basilicata Polizia Penitenziaria Giovanni Grippo non accetta assolutamente quello che è avvenuto nella casa circondariale di Matera. “Riteniamo come organizzazione sindacale un atto gravissimo che non vadano fatti sconti a nessuno in special modo, quando a provocare risse, sono coloro che dovrebbero vigilare e garantire il massimo della civiltà in un contesto penitenziario già ridotto al ridicolo per mancanza di mezzi e di uomini. Per tanto chiediamo l’immediata rimozione del comandante di reparto. Veniamo alla nostra denuncia – prosegue Grippo. Si consuma in scontro, un diverbio verbale tra due funzionari, il comandante di reparto e la funzionaria del NTP (nucleo traduzione e piantonamento), in merito alla gestione del personale. La funzionaria, dopo quest’alterco, ha dovuto ricorrere con urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Matera dove è stata prontamente assistita e ritenuta guaribile in cinque giorni di prognosi s.c.. Tale fatto grave è degno di un’attenzione particolare, oramai il carcere di Matera è allo sfascio totale, ogni settore viaggia in assoluta anarchia senza che nessuno interviene, nonostante l’Ugl abbia più volte denunciato presso tutte le strutture competenti: personale che effettua 12 ore lavorative consecutive, 10 notti mensili come due turni consecutivi di notte, personale che inizia il turno di lavoro in servizio quando gli pare senza che nessuno lo redarguisce, personale che inizia il servizio alle cinque di mattina e termina alle ore 20 la sera, e alle 23,40 viene ad effettuare il turno notturno, turni di 06/14 senza poter consumare il pranzo, settore dei colloqui senza la presenza fissa di un responsabile e di personale fisso ( vedi episodio ultimo nella c.c. di Melfi dove in una cella è stato rinvenuto un telefonino), accordi PIL che non vengono rispettati, personale tutelato dal comandante di reparto e altri trattati come animali, variazione dei turni di servizio senza comunicazione al personale, cancelli adiacenti ai reparti detentivo rotti dal mese di marzo e mai riparati, telecamere non funzionanti, cancello scorrevole con peso di oltre una tonnellata che viene aperto e chiuso a mano dal personale di P.P. con l’aiuto di un detenuto! Questo ed altro. Quanto denunciamo – prosegue il segretario Ugl – è gravissimo perché il Comandante di reparto non è nuovo a questi comportamenti aggressivi nei confronti del personale, soprattutto nei confronti del sesso femminile. Solitamente si descrivono episodi tra detenuti che si affrontano e danno origine a furibonde risse ma quanto si è adesso consumato a Matera ha dell’inverosimile. Non è assolutamente consentito e vietato che si azzuffino due funzionari e questa la dice lunga su cosa accade all’interno dell’Istituto materano. Questa è una denuncia grave – termina Grippo -, l’Ugl chiede al Prefetto, al Provveditorato interregionale di Puglia e Basilicata e a tutte le Istituzioni per competenza e senza esitazione di sorte, la rimozione immediata del comandante di reparto prima che si arrivi a eventuali episodi che avrebbero dell’’irreparabile”.
Rissa tra agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Matera, nota USPP Basilicata
La USPP di Basilica dopo aver appreso dagli organi di stampa l’assurda rissa avvenuta tra due funzionari di Polizia Penitenziaria, all’interno della Casa Circondariale di Matera ha inviato una nota alla nostra redazione.
“Sembra una situazione grave addirittura inverosimile”. Lo dichiara, in una nota, il segretario regionale dell’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (U.S.P.P.) di Basilicata, Vito Messina, che riferisce di aver chiesto agli organi deputati ad avviare le dovute, quantomeno opportune indagini, per accertare i fatti» se veri sono di una gravità unica. Sono certo, che si farà chiarezza, serve per dare il giusto quantomeno opportuna serenità a tutto il personale, che è già provato da una forte riduzione di dotazione organica, di recente, che comporta una serie di disagi organizzativi, non possono subire anche questo. Attendiamo sviluppi. Dei funzionari di un Corpo di Polizia, che hanno la giusta preparazione professionale, non possono minimamente commettere tali assurdità.
Sono certo che a breve sia l’Amministrazione Penitenziaria che la Magistratura faranno chiarezza sui fatti. Abbiamo chiesto fermezza qualora fosse accertata la verità dei fatti. Lo Stato non può permettersi di annuire davanti a queste situazioni.
Incidente Casa Circondariale Matera, Giordano (Ugl): “Chiediamo all’On. Polverini di interrogare il Ministro della Giustizia su brutto episodio”.
“Al Vice presidente Commissione lavoro della Camera dei Deputati, On. Renata Polverini (FI), l’Ugl di Matera chiede di interrogare il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando per capire se quanto consumatosi nell’interno della Casa Circondariale di Matera che ha visto protagonisti e scontrarsi tra di loro, il comandante di reparto e una donna, la funzionaria del NTP, sia o meno da imputare ad una gestione un po’ troppo superficiale nell’istituto. Necessariamente si avvii un’inchiesta, la donna nello scontro ha subito la peggio, ciò ha dell’incredibile ed è di una gravità assoluta”.
Lo scrive il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano nella missiva inviata al Vice Presidente, On. Polverini per il quale: “del brutto incidente il Ministro dovrà dare spiegazioni capillari. La situazione di Matera emerge in questo periodo come una delle più delicate, le segnalazioni su quel carcere sono ricorrenti e preoccupanti per quanto riguarda i detenuti e non ci si può minimamente distrarsi su altre vicende. Ma, così di fatto non avviene. Sollecito vivamente all’On. Polverini affinché interroghi il Ministro e si disponga un urgente sopralluogo a Matera per accertare quale sia l’esatta dinamica dei fatti al centro della denuncia che il segretario regionale dell’Ugl Basilicata Polizia Penitenziaria, Giovanni Grippo ha pubblicamente fatto. Si avviino urgenti accertamenti, si voglia sapere quali iniziative, il Ministro Orlando intenda adottare per fare chiarezza sull’accaduto e su tutti i fatti riportati, quali siano i provvedimenti sin ora assunti e quali iniziative intenda adottare per affrontare la situazione di criticità del carcere di Matera. Chi soffre maggiormente della situazione del carcere sono gli agenti di polizia penitenziaria, che tante volte non sono attrezzati come dovrebbero – evidenzia Giordano – sapendo inoltre che a Matera il carcere rappresenta una realtà di dimensioni notevoli. Il personale dell’amministrazione penitenziaria è spesso costretto ad intervenire in situazioni che improvvisamente possono degenerare e portare a conseguenze drammatiche, privo però di qualsivoglia dispositivo di protezione individuale, mettendo a serio rischio la propria incolumità. Per questi motivi l’On. Polverini chieda al Ministro della Giustizia quali iniziative intenda porre in essere per impedire che avvengano episodi analoghi, per garantire un incremento della sicurezza per gli agenti penitenziari e un miglioramento delle condizioni di servizio del personale e della regola di gestione delle risorse organiche che appaiono insufficienti rispetto alla situazione emergenziale delle carceri italiane”.
siamo al digestivo!