Nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dalla Compagnia Carabinieri di Matera sull’intera giurisdizione, i militari della Stazione dei Carabinieri di Grottole hanno rinvenuto diverso materiale di interesse storico ed archeologico. Dopo aver notato una macchina parcheggiata su una strada interpoderale, i Carabinieri si sono avvicinati per effettuare un controllo più approfondito, insospettiti dalla presenza di un veicolo in una zona così rurale ed isolata, peraltro non interessata da coltivazioni, che generalmente presuppone un reato contro il patrimonio o l’insano gesto perpetrato da qualcuno. Così invece non è stato e l’ambito di intervento ha riguardato la tutela del patrimonio storico ed archeologico di cui la Basilicata è estremamente ricca nel sottosuolo, specie per quanto attiene le tracce ed i resti degli antichi insediamenti urbani. Infatti, rintracciato nelle vicinanze il proprietario del mezzo, dopo una perquisizione veicolare e personale sono stati rinvenuti nella sua disponibilità un metal detector, una piccozza per scavi manuali, una statua bronzea di sette centimetri di altezza raffigurante il busto di una figura femminile e sette monete antiche. Inoltre, all’interno della vettura sono stati trovati diciannove proiettili cal. 22 e due cal. 7,5, della cui detenzione l’uomo, un sessantenne residente a Grottole in possesso di regolare porto d’armi uso caccia, ha omesso di far denuncia all’Autorità di P.S..
La successiva perquisizione estesa all’abitazione dell’uomo ha consentito ai Carabinieri di Grottole il rinvenimento di un altro metal detector, di equipaggiamento per gli scavi, di due anelli in metallo, tre pendenti in resina ambrata, ventisette pendenti di collana in terracotta, due orecchini bronzei e quindici cocci in terracotta verosimilmente facenti parte di un unico vaso risalente al periodo greco antico. I reperti ed il munizionamento sono stati sottoposti a sequestro; i Carabinieri della Stazione di grottole sono al lavoro per capire la provenienza di tutti i reperti rinvenuti, i canali di commercializzazione e l’individuazione di altre aree di possibile interesse da parte dei c.d. “tombaroli”. Inoltre, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari ed il Museo Ridola di Matera, i militari dell’Arma procederanno anche a catalogare i reperti per acclararne l’esatta collocazione temporale ed il valore storico-archeologico. La preservazione del territorio e delle sue ricchezze culturali, artistiche ed archeologiche continuerà ad essere uno degli obiettivi dell’azione di prevenzione e contrasto posta in essere dal Comando Compagnia Carabinieri di Matera nelle aree più sensibili al fenomeno.