Venerdì 8 marzo 2013 alle ore 9,30 presso il Tribunale Civile di Matera vi sarà la prima udienza che vedrà contrapposti i cittadini del Peep 2 di San Giacomo e l’Amministrazione Comunale di Matera.
“Avremmo preferito un accordo bonario – ha affermato Angelo Festa, Segretario Regionale dell’Adiconsum – ma il Comune di Matera ha deciso di intraprendere un’azione di scontro disattendendo così ogni impegno pre-elettorale. Prendiamo atto che la commissione tecnica, suggerita dall’Assessore Comunale Rocco Rivelli, nell’incontro del 25 gennaio ultimo scorso, non è stata costituita, per inadempienza della stessa Amministrazione”.
“L’assessore Rivelli – continua Festa –, pur affermando che i cittadini del Peep 2 di San Giacomo pagano le conseguenze per una cattiva gestione amministrativa degli espropri non ha fatto nulla per essere dalla parte dei cittadini, che chiedono il rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione Italiana”.
I residenti del PEEP di San Giacomo 2 si sentono oppressi dall’Amministrazione Comunale e chiedono giustizia e verità. I proprietari delle cooperative di San Giacomo chiedono in definitiva di pagare il giusto e non gli importi gravati da interessi, spese legali e rivalutazione monetaria derivante dalle tante inadempienze del Comune di Matera.
Oneri PEEP San Giacomo, Rivelli risponde a Adiconsum
“Nessun impegno pre – elettorale. Ho semplicemente partecipato, su formale invito, a un incontro organizzato da Adiconsum”. Lo afferma l’assessore comunale, Rocco Rivelli, rispondendo a un comunicato stampa diffuso dall’associazione dei consumatori. “Il rappresentante dell’Adiconsum – aggiunge Rivelli – dovrebbe sapere che il Comune si sta occupando di questa vicenda non da prima delle ultime elezioni, ma, a torto o a ragione, da almeno due anni al fine di chiudere un contenzioso che va avanti da troppo tempo nell’interesse esclusivo degli abitanti di San Giacomo e dell’intera comunità cittadina.
Ancora una volta ribadisco la necessità che la politica e le organizzazioni sindacali, che sono fra loro speculari, facciano un passo indietro rimettendo la vicenda sul tavolo tecnico formato dagli avvocati e dai tecnici di entrambe le parti. Nessuno deve avere la preoccupazione di presentarsi davanti ai giudici anche perché non si risolve nulla alla prima udienza e rimane inalterata la possibilità di una transazione. Segnalo che con nota del 29 gennaio scorso inviata al dirigente del settore incaricato e al legale del Comune chiedevo di formulare una proposta transattiva entro 60 giorni dalla stessa. Lo stesso Festa è stato raggiunto da una telefonata del legale del Comune per accelerare i tempi di un incontro e io stesso ho sollecitato verbalmente i difensori comunali e di parte ad incontrarsi, a prescindere dai formalismi. I polveroni alzati strumentalmente non giovano a nessuno, tantomeno alla soluzione del problema. Invito pertanto le parti a ripiegarsi sul problema per elaborare quanto prima una proposta transattiva”.