Riportiamo di seguito la nota di precisazione della società Rendina Ambiente sulla sentenza di condanna per incendio colposo pronunciata dal Tribunale di Potenza il 22 luglio scorso e una nota chiarificatrice in merito alla conferenza di servizi di martedì 21 luglio.
In merito alla sentenza di condanna per incendio colposo pronunciata dal Tribunale di Potenza il 22 luglio, la società precisa che:
Il processo ha avuto per oggetto un evento del 2 ottobre 2011quando hanno preso fuoco circa tremetri cubi di rifiuti depositati all’esternodel termovalorizzatore, incendio poi rapidamente estinto per l’attivazione dei dispositivi di sicurezza dell’impianto e per l’intervento dei Vigili del Fuoco.
L’evento non comportò alcun danno agli impianti del termovalorizzatore o verso proprietà limitrofe e, soprattutto, non causò la dispersione di inquinanti dannosi all’ambiente circostante.
Il termovalorizzatore era ed è dotato di adeguati sistemi antincendio, tanto che la regolare certificazione di legge rilasciata dai Vigili del Fuoco è stata confermata anche dopo l’evento oggetto del processo.
Rendina Ambiente presenterà appello contro la sentenza del Tribunale di Potenza essendo convinta della ingiustizia della condanna. La società ha già presentato prove testimoniali, documentali e tecniche che hanno attestato come quell’evento, secondo le leggi scientifiche, non potesse neppure definirsi “incendio”.
Ciò premesso, è doveroso ricordare chela condanna (oltre che l’imputazione)èper“incendio colposo”, e non per disastro colposo, evento ben più grave che potrebbe far intendere una compromissione ambientale, in realtà mai verificatasi.
La società precisa, inoltre, che non vi è alcun collegamentotra l’episodio del 2011, giunto a sentenza lo scorso22 luglio, con l’attuale procedura di bonifica ambientale in corso nella deputata Conferenza di Servizi. La procedura volta alla bonifica – iniziata nel 2009 con costi sostenuti da Rendina Ambiente pari a circa 6,5 milioni di euro – è purtroppo proceduta nel passato con gravi ritardi dovuti a svariati motivi;la società auspica che l’iter non sia rallentatoda eventi che nulla hanno a che fare con la procedura di bonificae auspica che si possa procedere rapidamente garantendo il regolare esercizio di un’attività di impresa riconosciuta di interesse nazionale.
Rendina Ambiente, in merito alla conferenza di servizi di martedì 21 luglio, chiarisce che relativamente a una delle due attività previste dal progetto di bonifica presentato dall’azienda, ISPRA ha espresso parere favorevole. Per l’altra attività ISPRA ha proposto un intervento alternativo a quello prospettato dall’azienda.
Successivamente al parere di ISPRA, ARPAB e Comune di Melfi sono state presentate dall’azienda, in risposta ai pareri dei tre enti, ulteriori chiarimenti tecnici sul progetto; infine, dalla Provincia di Potenza, appena prima della conferenza di servizi, è arrivato il parere favorevole all’intero progetto di bonifica con prescrizioni da mettere in atto.
Pertanto, la Regione Basilicata è ora in possesso di ogni elemento per la valutazione finale e per l’avvio dell’attività di bonifica che tutti auspicano possa avere inizio al più presto.