Alfredo Cestari, presidente Winfly replica alla nota diffusa dal Consorzio Industriale della provincia di Matera sulla sentenza del Tribunale di Matera. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione e l’intervento già pubblicato del Consorzio Industriale della provincia di Matera.
“Ho piena fiducia nella magistratura, ma certamente proporremo reclamo alla sentenza emessa dal Tribunale di Matera”.
Così l’ingegnere Alfredo Cestari, patron della Winfly, ha commentato la pronuncia intervenuta sulla querelle tra la società aerea che ha gestito per tre anni e mezzo la pista Mattei e il Consorzio Asi, proprietario della stessa.
“Il Csi e la Regione Basilicata – ha aggiunto Cestari – non perdono occasione per tentare di colpire l’operato della Winfly, società che a differenza delle sempre più numerose nomine politiche degli ultimi anni di amministratori, dirigenti, funzionari di enti e agenzie sub-regionali, ha vinto un bando europeo ad evidenza pubblica. Faremo reclamo contro la sentenza perché riteniamo che il giudice non abbia correttamente compreso alcuni passaggi della nostra opposizione verso il Csi, condannandoci per lite temeraria quando la causa è stata avviata dal Consorzio e non da Winfly, che è resistente in questo giudizio”.
Inoltre, “Winfly, più volte verbalmente e tramite comunicazioni ufficiali, dal 17 dicembre scorso ha chiesto al Csi il pagamento delle fatture insolute comunicando che avrebbe lasciato la struttura previa verifica in contraddittorio dello stato della stessa ed alla presenza dei tecnici del Consorzio per attestare lo stato dei luoghi e la perfetta conservazione delle strutture. Tale richiesta non ha mai avuto seguito. È fondamentale, poi, precisare che Winfly per il rilascio della struttura ha necessità di dare comunicazione ad Enac poiché congiuntamente si stabilisce il trasferimento degli aerei e della ditta di manutenzione, che non può avvenire unilateralmente, pena la perdita dei requisiti e un danno alla società di oltre 1 milione di euro”.
Su un punto, Cestari è stato ancora una volta categorico: “Winfly non ha più alcuna intenzione di investire un solo euro a Pisticci, né intende perdere quelli che ha già investito nonostante i comportamenti ostili ricevuti fino ad oggi. Confermiamo di voler rilasciare la struttura e di non voler partecipare al ventilato bando di gara, una favola a cui non crede più nessuno e che né il Csi né la Regione, in questa consiliatura, riusciranno a fare in quanto il Governo regionale dal 20 novembre non ha più possibilità̀ di fare atti, se non l’ordinaria amministrazione”.
Proprio per questo, il patron della Winfly ha poi commentato la nota diffusa dal Csi a margine della sentenza, definendola “ridicola. Cittadini, amministratori e imprenditori sapranno dare il giusto valore a queste inutili e inconcludenti dichiarazioni. Poi saranno i lucani, come sempre, a valutare quella che ho definito la politica dei due pesi e due misure”.
Ma c’è di più, in quanto l’imprenditore lucano ha ricordato che il “giudice che ha emesso la sentenza è lo stesso che, su istanza della Winfly, che agiva per recuperare alcuni crediti nei confronti dell’ex assessore Nicola Benedetto, aveva chiesto e ottenuto di astenersi in quanto legato da un rapporto di amicizia con Benedetto. Circostanza, questa, che ha determinato il rinvio del giudizio all’1 febbraio del 2019: mi sarei aspettato la medesima lealtà, e, quindi l’astensione, anche per il giudizio de quo, visto che lo stesso giudice è nato e risiede a poche centinaia di metri dall’abitazione e dallo studio dell’ing. Dichio, ex direttore generale del Consorzio, in un Comune come Montescaglioso di piccole dimensioni dove, sicuramente, si conoscono tutti”.
Concludendo, Cestari ha dichiarato che “insieme alla Winfly saremmo ben lieti che la pista Mattei possa riuscire ad avere un reale sviluppo nel prossimo futuro, essendo strategica per tutta la Basilicata. Il tutto, pur non partecipandovi in maniera diretta”.
Il CSI e la Regione non perdono occasione per tentare di colpire l’operato della Winfly, società dell’ing. Cestari, che a differenza delle sempre più numerose nomine politiche degli ultimi anni di amministratori, dirigenti, funzionari di enti e agenzie sub-regionali, ha vinto un bando europeo ad evidenza pubblica.
1. La Società Winfly, come previsto dalla legge, farà reclamo alla sentenza emessa dal Tribunale di Matera non passata ancora in giudicato poiché ritiene che il Giudice non abbia correttamente compreso alcuni passaggi della nostra opposizione verso il CSI condannandoci per “lite temeraria” quando la causa è stata avviata dal Consorzio e non da Winfly che è resistente in questo giudizio;
2. Winfly, più volte verbalmente e tramite comunicazioni ufficiali, dal 17/12/2017 ha chiesto al CSI di essere pagata le fatture insolute e che avrebbe lasciato la struttura previa verifica in contraddittorio dello stato delle stesse ed alla presenza dei tecnici del Consorzio per attestare lo stato dei luoghi e la perfetta conservazione delle strutture. Tale richiesta non ha mai avuto seguito. È fondamentale precisare che la Winfly per il rilascio della struttura, ha necessità di dare comunicazione ad ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) poiché congiuntamente si stabilisce il trasferimento degli aerei e della ditta di Manutenzione (Part 145) che non può avvenire unilateralmente, pena la perdita dei requisiti e un danno alla società di oltre 1milione di euro. Winfly non ha più alcuna intenzione di investire un solo euro a Pisticci, né intende perdere quelli che ha già investito nonostante i comportamenti ostili ricevuti fino ad oggi. Come più volte ribadito, conferma di voler rilasciare la struttura e di non voler partecipare al ventilato bando di gara, una “favola” a cui non crede più nessuno e che né il CSI né la Regione (in questa legislatura) riusciranno più a fare in quanto il Governo regionale dal 20 novembre non ha più possibilità di fare atti, se non l’ordinaria amministrazione. Con un Pittella che ha ancora il divieto di dimora, un Chiurazzi da lui “nominato” e un assessore Castelgrande tutti con mandato scaduto e senza alcuna possibilità di deliberare, se non per l’ordinaria amministrazione, la nota diffusa dal CSI a mezzo stampa risulta “ridicola” e i cittadini, gli amministratori e gli imprenditori sapranno dare il giusto valore a queste inutili e inconcludenti dichiarazioni. Poi saranno i Lucani, come sempre, a valutare quella che ho definito la “politica dei due pesi e due misure”, vale a dire il comportamento della Giunta Regionale di proroga, senza mai aver fatto una gara ad evidenza pubblica, per i servizi di trasporto su rotaia (Trenitalia), che fa seguito all’ulteriore proroga al trasporto su gomma (COTRAB), in attesa di bandi obbligatori come da norme UE che richiedono tempi medio-lunghi che si contrappone al rifiuto di una proroga, prevista da contratto, per Winfly a Pisticci;
3. Il Giudice che ha emesso la sentenza, era stato incaricato anche per un’altra azione della Società Winfly nei confronti dell’ex assessore Nicola Benedetto, chiedendo di astenersi in quanto intercorre un rapporto di amicizia con lo stesso rinviando il giudizio al 01/02/2019. Tale vicenda è assimilabile a questa in oggetto in quanto riconducibile alla Pista Mattei, al CSI e alla Regione Basilicata. Nel rimarcare la totale fiducia nella giustizia, mi sarei aspettato la medesima lealtà e quindi astensione anche per questo giudizio visto che lo stesso è nato e risiede a poche centinaia di metri dall’abitazione e dallo studio dell’ing. Dichio in un Comune di piccole dimensioni dove sicuramente si conoscono tutti. È importante chiarire la figura dell’ing. Dichio: nominato Direttore Generale del CSI nel 2011 e con incarico illegittimamente prorogato da Chiurazzi fino al 31/03/2017 (norma contraria a 2 delibere regionali). A seguito di nota Winfly datata 29/03/2017 nella quale si faceva notare tale illegittimità, è stato nominato ad horas nuovo Direttore Generale l’ing. Dicandia (30/03/2017), mantenendo in organico fino al 31/03/2019 l’ing. Dichio per affiancarlo. E’ stato quest’ultimo nella sua qualità a non consentire a Winfly di svolgere la gestione fino al 16/06/2020 (come da clausole contrattuali) prorogando di soli 6 mesi il contratto, innescando tutto il contenzioso e portando alla chiusura dell’infrastruttura aeroportuale.Ricordo ancora che la Pista Mattei era chiusa dal 1960, che dopo innumerevoli tentativi non era mai stata aperta. Winfly, invece, dopo pochi mesi ha ottenuto l’apertura della struttura, l’autorizzazione da ENAC al Trasporto Pubblico Passeggeri e la Ditta di Manutenzione Part 145. La Winfly e l’ing. Cestari saranno sempre ben lieti che questa importante infrastruttura abbia un vero e reale sviluppo nel prossimo futuro ritenuta strategica ed importante per tutta la Regione Basilicata, pur non partecipandovi in maniera diretta.
Pista Mattei: Tribunale di Matera dà ragione al Consorzio Industriale, Winfly dovrà lasciare immediatamente l’aviosuperfice
Il Tribunale di Matera, esaminando nel merito il ricorso proposto dal Consorzio Industriale, ha ordinato alla Winfly Srl di riconsegnare la Pista Mattei e tutto ciò che sopra insiste.
La Winfly è stata anche condannata a pagare più di 5 mila euro di spese legali e una somma pari a 10 mila euro per responsabilità aggravata ex art. 96 comma 3 del codice di procedura civile, ovvero per aver opposto al Consorzio “…un rifiuto pretestuoso alla riconsegna…” della pista Mattei.
Ad agosto scorso il Tribunale delle Imprese di Potenza aveva, senza esaminare il merito della vicenda, declinato la sua competenza a decidere della controversia, individuando proprio nel Tribunale di Matera il giudice cui spettava di stabilire se il Consorzio avesse o meno il diritto al rilascio immediato dell’aviosuperficie.
L’ordinanza del Tribunale di Matera (adottata lunedì) lo dice in modo nettissimo e permette ora al Consorzio di lavorare insieme alla Regione Basilicata alla preparazione ed indizione di una gara pubblica finalizzata alla individuazione del nuovo soggetto gestore.
Nei prossimi giorni, l’Amministratore Unico del Consorzio Industriale Carlo Chiurazzi e l’assessore regionale alle Infrastrutture Carmine Castelgrande vaglieranno gli ulteriori passi da compiere in direzione dell’evidenza pubblica.
La gara consentirà di superare il carattere fin qui sperimentale della Pista Mattei, per avviare la realizzazione di un vero piano industriale di esercizio che, per produrre i risultati sperati, dovrà avere un tempo di durata superiore a 10 anni; di già assodato vi è che al futuro gestore della pista Mattei la gara richiederà, come fattore qualificante, un corposo pacchetto di investimenti e misure di promozione dell’aviosuperficie a tutto campo.
“Finalmente -si rileva dal Consorzio Industriale- si può tornare a parlare del futuro della pista Mattei, di rilancio concreto e di investimenti reali che permetteranno entro breve di compiere un vero salto di qualità, anche grazie ad una potenziale utenza che nel tempo va crescendo per effetto di Matera 2019 e dello sviluppo del settore turistico del Metapontino”.
Nella foto Cestari di Winfly sulla Pista Mattei