I militari della Brigata Guardia di Finanza di Metaponto, nel corso di un’attività di controllo del territorio finalizzata alla repressione dei reati in genere, ha intercettato un cacciatore di frodo che trasportava all’interno della propria auto numerosi esemplari di volatili rientranti tra le specie protette catturati illegalmente.
L’intervento, effettuato nei pressi della S.S. 106 “Jonica”, ha permesso di rinvenire all’interno dell’autovettura condotta dall’uomo e di sottoporre a sequestro oltre 60 tra fringuelli e cardellini, nonché tutta l’attrezzatura necessaria alla cattura, costituita da gabbie, reti in tela e picchetti vari. In Italia fringuello e cardellino sono specie protette, in quanto “patrimonio indisponibile” dello Stato.
Per il cacciatore è scattata la segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria per “cattura o detenzione di esemplari appartenenti ad una specie animale selvatica protetta”. Di contro, i volatili sono stati rimessi in libertà su disposizione della stessa Autorità Giudiziaria.
Il fenomeno del traffico illecito di specie protette rappresenta un business molto remunerativo, secondo solo a quello di droga ed armi. Infatti, secondo le stime fornite dal segretariato della convenzione C.I.T.E.S. di Ginevra (Convention on International Trade of Endangered Species – Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione), il traffico di animali protetti e dei loro prodotti derivati, inclusi quelli rigorosamente protetti, genera un fatturato nel mondo pari a circa 100 miliardi di euro. Mentre in Italia tale commercio raggiunge un giro d’affari di circa 2 miliardi di euro all’anno.
Gen 31