Pio Abiusi dell’associazione Ambiente e Legalità in una nota ripercorre la vicenda del contenitore amovibile denominato Serra del Sole e degli altri locali amovibili installati nella Cava del Sole di Matera per gli eventi di Matera capitale europea della cultura 2019 a seguito della documentazione inviata dall’ufficio regionale competente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera. Di seguito la nota integrale.
La Fondazione Matera-Basilicata 2019 fece richiesta sul finire del 2017 al Comune di Matera di indire una Conferenza dei servizi istruttoria inerente il progetto per l’Allestimento di Cava del Sole quale sito di eventi performativi legati a “Matera 2019” da destinare a luogo deputato ad ospitare eventi di arti performative per Matera 2019.
Alla conferenza dei servizi indetta dal Comune di Matera furono invitati e parteciparono: la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata; l’Ufficio Urbanistica e Pianificazione della Regione Basilicata; l’Ufficio Compatibilità Ambientale della Regione Basilicata; l’ASM; l’Ente Parco della Murgia Materana; la Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Nella Conferenza dei servizi inerente il sopra citato progetto di allestimento della Cava del Sole venne rilasciato il parere favorevole all’intervento, esso fu inteso esclusivamente quale allestimento amovibile e provvisorio al fine di consentire, in mancanza di soluzioni alternative, lo svolgimento di eventi di Arti Performative per Matera 2019.
Sono passati gli anni ed il Comune di Matera non ha assunto una decisione circa quello allestimento amovibile e provvisorio che, nel frattempo, non è stato rimosso.
L’ Ufficio Pianificazione Territoriale e Paesaggio della direzione generale dell’ambiente del territorio e dell’energia della Regione Basilicata ha evidenziato come dalla nota di riscontro della amministrazione comunale di Matera si prendeva atto che le opere realizzate per lo svolgimento di eventi per Matera 2019 non erano state rimosse nei tempi inequivocabilmente prescritti – quindi perentori – nella menzionata Conferenza di Servizi. Quanto attestato dal Comune di Matera ha configurato un accertamento di non conformità delle opere presenti nell’area in questione, ai sensi dell’art. 27 comma 1 del DPR 380/2001 e per le quali è obbligatorio avviare un procedimento di rimozione dell’abuso edilizio.
Per quanto su riportato l’Ufficio Pianificazione Territoriale e Paesaggio ha invitato l’ Amministrazione Comunale ad adottare i provvedimenti repressivi per le opere in oggetto nei tempi previsti dell’art.31 commi 2 e 3 del DPR 380/2001, sono gli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali.
Di tutto questo l’ufficio regionale ha informato anche la locale Procura della Repubblica.
In effetti il dirigente comunale ha dichiarato, correttamente, che il Verbale della Conferenza di Servizi è stato approvato definitivamente in data 21.03.2018 e che detto parere ha esplicato la propria validità a tutto il 20.03.2023.
Oltre tale data il manufatto è divenuto abusivo.
La Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, da parte sua, ha richiamato nella sua nota la temporaneità e la reversibilità dell’intervento dando per scontato con molta probabilità che esse sarebbero cessate il 31 Dicembre 2022 – data in cui terminava il comodato d’uso gratuito sottoscritto tra il Comune di Matera e la Fondazione Matera Basilicata 2019.
La stessa Soprintendenza, ai fini della temporaneità, ha evidenziato come il limite sia di solo180 giorni e non già i ben 3 anni che hanno caratterizzato il funzionamento dell’Auditorium della Cava del Sole.
Appare evidente come la situazione di temporaneità non è più ammissibile ed il manufatto al momento necessita di una idonea sistemazione semmai definitiva approvata dal Consiglio Comunale e sottoposta al vaglio dei vari enti preposti alla regolamentazione del territorio o va rimosso.