Il C.A.I. Onlus esprime la sua piena solidarietà alla giornalista nonche’ socia Giusi Cavallo, per la crudele vicenda “architettata ad arte” da mano amica nemica, che la vuole coinvolta, congiuntamente ad un magistrato e ad un medico, in uno (pseudo)scoop dai contorni assai ambigui ed inquietanti.
E’ netta la convinzione che questa vicenda sembra risolversi soltanto in affermazioni apodittiche, assertive, e sorprendenti, che, a parere di chi scrive, sembrano tese esclusivamente a mistificare la realtà dei fatti, con conseguente grave nocumento per i soggetti coinvolti.
“Trafugare” una conversazione privata dagli archivi di una redazione giornalistica, pubblicarne il (presunto) contenuto senza il consenso degli interessati, strumentalizzare le informazioni in essa contenute senza che ve ne sia un reale interesse pubblico, beh…. pare proprio corrispondere solo ad un’unica finalità: quella di travolgere per distruggere.
Questa è violenza!
Mar 19