La soppressione del distretto della Corte di Appello di Potenza, è il preludio al disegno delle macroregioni, che secondo l’ultima proposta vedrebbe smembrata la Basilicata, tra la Puglia e la Calabria.
La Regione Basilicata che già un anno fa aveva aderito al Comitato di Comitato di salvaguardia della Corte di Appello di Potenza, ha partecipato ieri sera, presso l’Aula Grippo del Tribunale di Potenza insieme a tutti i rappresentanti che ne fanno parte alla nuova riunione per definire le azioni urgenti da mettere in campo e dare risalto a una battaglia che dovrà essere corale. Il direttore generale della Presidenza della giunta Vito Marsico, ha fatto le veci del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella impossibilitato per motivi istituzionali a partecipare.
“La soppressione della Corte di appello e, a cascata, di altre articolazioni dello Stato – ha detto Marsico – metterebbe in crisi tutto il sistema economico della regione. Tutto il lavoro che è stato fatto in questi anni per rendere appetibile la Basilicata, andrebbe vanificato. La Basilicata pur non essendo un’isola felice ha condizioni di vivibilità ed è anche grazie ai suoi presidi di giustizia”. Marsico ha fatto sapere che la I commissione consiliare in settimana audirà il comitato per pianificare le azioni da mettere in campo e le strategie per sensibilizzare l’opinione pubblica a sostenere la battaglia di difesa del territorio. Nel frattempo – ha reso noto il direttore generale – il presidente Pittella si sta attivando con il ministro Orlando per una serie di emendamenti volti alla salvaguardia dei distretti di Corte d’appello delle singole regioni. Per questo – ha ribadito – bisognerà dare sostegno al Comitato che con documenti alla mano, il sostegno dei parlamentari lucani, potrà far valere le proprie ragioni davanti alla Commissione istruttoria che sta valutando l’opportunità di queste scelte”. Marsico ha fatto sapere che motivo di ragionamento nella salvaguardia del presidio di giustizia, potrebbe essere anche uno sforzo economico da parte della Regione, che nonostante le difficoltà economiche per i tagli sulle royalty e il deprezzamento del greggio al barile, sarà disponibile a qualsiasi sacrificio pur di sostenere la permanenza della Corte d’Appello a Potenza.