Il Siulp Basilicata in una nota esprime sostegno al al dirigente sindacale del Suilm Carabinieri Antonio Pagano. Di seguito la nota inviata dal segretario regionale Remo Buonsanti.
Il sindacato delle Forze dell’ordine e delle Forze armate ultimo baluardo della categoria degli operatori della sicurezza e soccorso pubblico e delle forze armate.
Esprimo sostegno e solidarietà al Segretario generale regionale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Militari, Carabinieri della Basilicata, Antonio Pagano,sanzionato disciplinarmente, per aver rilasciato, nell’esercizio del suo mandato sindacale, dichiarazioni a tutela della salute del personale militare esposto ai rischi del Coronavirus, il sostegno è rivolto soprattutto per la tutela dei diritti delle donne e degli uomini militari, lo esprime in una nota Remo Buonsanti, Segretario generale regionale del SIULP Basilicata. C’è una resistenza culturale in Italia a cogliere i cambiamenti, se non si comprende che il militare che sa perfettamente che nello scenario di guerra le regole d’ingaggio al di là di quelle internazionali poi vengono dettate dalla crudeltà del momento ma in tempi non di guerra garantire i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori militari, significa arricchire e migliorare il servizio che le stesse amministrazioni di appartenenza danno al paese, servizio quest’ultimo che se si ritiene ancora indispensabile, allora la strada è obbligata, bisogna andare verso la democrazia. E poi, particolare allarmante, le materie affidate alla contrattazione fra le Amministrazioni e i Sindacati Militari escludendo gli aspetti ordinari della vita lavorativa in tempo di pace, rendendo di fatto inesistente l’esercizio sindacale. Si vuole arrestare la democrazia con una fictio iuris, dove in sostanza le amministrazioni militari hanno preso atto della sentenza della suprema Corte Costituzionale, riconoscendo il sindacato però senza nessuna responsabilità. Si tratta di una miopia di un’assurdità incomprensibile, solo se il sindacato ha responsabilità, può aiutare a contribuire a costruire un’efficienza dell’amministrazione.
Non rappresentiamo l’ombelico del mondo: il SIULP ha lottato per la riforma dell’Istituto di Polizia (che abbiamo ottenuto) e che è sempre in continuo miglioramento. Operiamo nella democrazia per una maggiore democrazia, in difesa dei lavoratori della Polizia, degli altri corpi di Polizia per dare al cittadino più sicurezza.La riunificazione del mondo del lavoro non è solo una legittima aspirazione dei lavoratori, ma è prima di tutto una esigenza costituzionale e democratica. Per quanto accaduto al dirigente sindacale Antonio Pagano, con tristezza e rammarico è inammissibile che possa accadere ancora oggi ove, nelle nostre amministrazioni è obbligatorio consentire l’adeguare il welfare alle esigenze della categoria e questo impone di riflettere su molti avvenimenti e atteggiamenti che minano la soggettività sociale e istituzionale della nostra categoria ed in cui potremo ritrovare un clima concertativo con l’auspicio che si sappia cogliere la novità di questo tempo e le sfide del tempo futuro.