Questa mattina, personale della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Matera ha tratto in arresto una trentenne materana con l’accusa detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A prima mattina, verso le ore 08.40 nel corso di un servizio di prevenzione e repressione attuato dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, una Volante transitando in Viale Europa, notava un movimento strano di ragazzi e due ragazze che stavano per guadagnare l’uscita del locale commerciale, ma che alla presenza degli uomini in divisa, una delle due, a passo spedito invertiva la direzione e si dirigeva speditamente verso il bagno di un bar, cosa che veniva seguita dagli uomini in maniera nitida, in considerazione dell’ampia vetrata prospicente il bar. Ciò stante, i poliziotti, accedevano celermente all’interno del locale, dove, prontamente mentre un poliziotto ordinava un caffè per non dare nell’occhio, l’altro poliziotto la seguiva, ed una volta all’interno dell’antibagno notava la ragazza nel mentre cercava di occultare all’interno del cestino portarifiuti un oggetto, immediatamente rinvenuto.
Prontamente l’operatore recuperava il plico, nello specifico un borsellino di colore marroncino, al cui interno era custodita della sostanza stupefacente, verosimilmente hashish. Veniva identificata la ragazza del borsellino, una materana di trentanni, priva di precedenti penali, che però durante le fasi del controllo mostrava segni d’insofferenza cercando di velocizzare le verifiche degli Operanti, asserendo d’aver fretta in quanto a suo dire doveva recarsi a lavoro. Tale atteggiamento induceva i poliziotti ad approfondire l’accertamento procedendo con una perquisizione domiciliare,
Nel corso di questa attività, in un mobilio dove era allocato il letto della donna, veniva rinvenuta una borsa in tessuto di colore nero, contenente al suo interno diverse confezioni in cellophane trasparente con all’interno sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di grammi 50 circa e marijuana per un totale di grammi 7,1 circa, un bilancino di precisione, elettronico, corredato di batterie e perfettamente funzionante, altro materiale idoneo per il taglio e confezionamento della droga e la somma in denaro pari a 60 euro contenuta nella citata borsa all’interno di un cofanetto portagioie.
Apparso chiaro che lo stupefacente era detenuto ad evidente fine di spaccio e ciò desunto anche dalle modalità di occultamento e confezionamento, la donna veniva tratta in arresto per il fragrante delitto di detenzione e ad evidente fine di spaccio e messa a disposizione dalla Autorità Giudiziaria.