Gli agenti della Squadra Volante della Polizia di Stato di Matera hanno arrestato S.A. un uomo di 36 anni, residente a Laterza e specializzato nello spaccio di banconote false nel materano, con precedenti penali e quindi già noto alle forze dell’ordine. I particolari dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa convocata alle ore 10 nella Sala Palatucci della Questura di Matera. Il falsario aveva messo in piedi una vera e propria azienda che utilizzava fogli A4, stampante con scanner, pastelli, carta argentata adesiva, punzoni artigianali. Per apprendere i “trucchi del mestiere” aveva seguito il noto programma “Le Iene” in onda su Italia 1. La sua attività di falsario andava avanti almeno da una settimana. Presi di mira gli esercizi commerciali di Matera. Aveva già realizzato banconote da cinque, dieci e venti euro ma era pronto a riprodurre anche quelle di taglio maggiore. La tecnica era di quelle più semplici: il falsario entrava nel negozio, acquistava qualcosa a basso costo e pagava con una banconota falsa di 50 euro. Una volta ricevuto il resto attendeva qualche minuto e dopo aver scambiato i soldi veri con quelli falsi in suo possesso rientrava nel negozio e dichiarava al commerciante di aver ricevuto per il resto banconote false. In modo da pretendere il cambio con quelle vere. Nel pomeriggio di lunedì 14 maggio il giochetto non è comunque andato a buon fine perchè una cassiera di un supermercato si è insospettita e ha chiamato la Polizia, che ha sorpreso il falsario in flagranza di reato. Dopo averlo perquisito gli agenti della Polizia di Stato lo hanno accompagnato a casa dove è scattata un’altra perquisizione: gli agenti hanno ritrovato nell’abitazione banconote per un valore di 300 euro e fogli di banconote da ritagliare nonchè tutto l’occorrente per l’attività di falsario. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di truffa, fabbricazione e spendita di banconote false nonchè detenzione abusiva di oggetti da scasso che sono stati rinvenuti nella sua casa. Mentre le indagini proseguono per accertare altre eventuali truffe o la presenza di complici che avrebbero aiutato in questa attività l’uomo che adesso si trova agli arresti domiciliari.