Nelle prime ore della mattinata odierna, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza — Direzione Distrettuale Antimafia — e condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Potenza, è stata data esecuzione a una ordinanza di misura cautelare personale, disposta dal GIP di Potenza, nell’ambito dell’operazione “Level” (14 custodie cautelari in carcere e 8 divieti di dimora nel comune di Potenza).
Le indagini, avviate nell’ottobre del 2017, e basate su una sinergica applicazione di molteplici e diversificati atti (intercettazioni, servizi di osservazione, controllo e pedinamento, perquisizioni e sequestri, arresti in flagranza “a riscontro”), hanno consentito l’emissione di 21 misure cautelari (1 3 misure di custodia cautelare in carcere e 8 divieti di dimora) nella città di Potenza. Gli arrestati sono 13 cittadini nigeriani – richiedenti asilo politico e ospitati nei Centri Straordinari di Accoglienza della provincia di Potenza – dediti a una frenetica attività di spaccio di stupefacenti (del tipo eroina, hashish e marijuana) nel centro storico del capoluogo lucano. I destinatari del divieto di dimora sono sia cittadini italiani che nigeriani.
Dalle indagini svolte risultava che fra gli indagati aveva una posizione di supremazia il cittadino nigeriano, Samuel Dumkwu, che garantiva un continuo rifornimento di sostanza stupefacente alla “piazza di spaccio” di Potenza, ove i partecipi della cellula rivendevano al dettaglio il narcotico ai consumatori.
Il luogo di approvvigionamento della droga, poi rivenduta nel centro storico di Potenza, va individuato nella città di Napoli, confermandosi cosi un’allarmante sinergia fra criminalità straniera e quella operante nell’area partenopea.
Le investigazioni, in particolare, consentivano di accertare in termini di gravità indiziaria come l’attività criminosa fosse improntata a criteri tipicamente “imprenditoriali” di programmazione e gestione dell’illecita intermediazione in stupefacenti, con riferimento, ad esempio alla precisa ripartizione da parte del capo della cellula dei compiti affidati ai suoi connazionali.
L’inchiesta ha evidenziato il crescente e significativo ruolo assunto dal sodalizio nigeriano nel panorama criminale potentino, caratterizzato: dall’imposizione di rigide regole interne e del connesso rispetto delle gerarchie nello svolgimento delle attività delittuose; dal controllo monopolistico della “piazza di spaccio” del centro storico di Potenza; dall’esistenza di articolazioni deputate alla vendita al dettaglio dello stupefacente; dalla capacità di fungere quale “struttura di servizio” per rifornire i “pusher” italiani, non partecipi del sodalizio, pe la loro autonoma attività illecita.
La misura è stata eseguita da 120 militari del Comando Provinciale di Potenza, che si sono avvalsi del supporto di un velivolo del 70 Nucleo Elicotteri di Pontecagnano —Faiano (SA) e di varie unità cinofile antidroga dell’Arma.
In mattinata sono stati illustrati i particolari in unna conferenza stampa da parte del Procuratore della Repubblica, Francesco Curcio, dal pm Antonio Natale e dal comandante del Comando provinciale dei Carabinieri, il colonnello Nicola Albanese.
Nov 27