I Carabinieri del comando provinciale di Potenza stanno eseguendo nelle province di Potenza, Como, Latina, Pordenone, Salerno e Viterbo, un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari e obbligo di dimora/presentazione alla p.g. a carico di 26 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
il provvedimento scaturisce da un’articolata attività investigativa, coordinata dalla direzione distrettuale di potenza, che ha consentito di documentare nello specifico settore l’operatività di un sodalizio criminale di matrice etnica, di origini gambiane e nigeriane, con base nel centro abitato del capoluogo lucano e propaggini nei comuni potentini della val d’agri ove agiva anche un’articolata rete di spacciatori al dettaglio di nazionalità italiana.
I particolari dell’operazione sono stati diffusi da procuratore capo della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio. Di seguito la nota integrale.
Nelle pnme ore della mattinata odierna, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza — Direzione Distrettuale Antimafia — e condotte dai Carablnieri del Nucleo Investigativo di Potenza, è stata data esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, disposta dal GIP di Potenza, nell’ambito dell’operazione “Idra”.
Le indagini, avviate nell’aprile 2019, hanno portato all’emissione di 26 misure cautelari (13 di custodia cautelare agli arresti domiciliari, 8 obblighi di dimora e 5 obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria) ln ordine alle ipotesi di reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio ln concorso.
Le persone attinte dal provvedimento sono:
1. BANU Stefan Ovidiu, cl. 2000, residente in Viggiano (arresti domiciliari);
2. BARBANTE Mattia, cl. 1992, residente a Paterno (arresti domiciliari);
3. COIRO Mario, cl. 1999, residente a Potenza (arresti domiciliari);
4. MARCHESE Giovanni, cl. 2001, residente in Viggiano (arresti domiciliari);
5. MASINO Nunzio, cl. 1987, residente a Bassano Romano (VT), (arresti domiciliari);
6. ROCCA Ivan, cl. 2000, residente in Marsicovetere (arresti domiciliari);
7. BAH Momodou, cl. 1997, irreperibile (arresti domiciliari);
8. BOY Oruwa, cl. 1986, residente a Potenza (arresti domiciliari);
9. KANDEH Ebrima, cl. 1997, residente a Brienza (PZ), (arresti domiciliari);
10. KANDEH Essa, cl. 1998, residente a Brienza (PZ), (arresti domiciliari);
11. PETER Friday, cl. 1992, residente a Sasso di Castalda (PZ), (arresti domiciliari);
12. SAGNA Lamine, cl. 1997, irreperibile, (arresti domiciliari);
13. SAIDY Saiku, cl. 1993, irreperibile, (arresti domiciliari);
14. EL JIHAD Jamal, cl. 1995, residente a Paterno (PZ), (obbligo di dimora);
15. FRONZAROLI Giuseppe, cl. 1997, residente a Marsicovetere, (obbligo di dimora);
16. LANGONE Nunzio, cl. 1980, residente a Fanna (PN), (obbligo di dimora);
17. LENTINI Yuri, cl. 1992, residente a Sala Consilina (SA), (obbligo di dimora);
18. PIETRAFESA Angelo, cl. 1999, residente a Paterno (PZ), (obbligo di dimora);
19. BAH Korka, cl. 1997, irreperibile, (obbligo di dimora fuori regione);
20. JALLOW Mamadou, cl. 1997, residente a Brienza (PZ), (obbligo di dimora fuori regione);
21. SUNO Bambo, cl. 1994, irreperibile, (obbligo di dimora fuori regione);
22. ARAGBONFOH Mavis Eliemehye, cl. 1997, residente a Como, (obbligo presentazione alla P.G.);
23. BANGURA Lamin, cl. 1998, irreperibile, (obbligo presentazione alla P.G.);
24. DIALLO Ibrahima, cl. 1996, residente a Potenza, (obbligo presentazione alla P.G.);
25. JAW Mamodou, cl. 1989, residente a Corigliano Calabro (CS), (obbligo presentazione alla P.G.);
26. NJIE Ismaila, cl. 1999, residente a Sezze Romano (LT), (obbligo presentazione alla P.G.);
Le suddette mlsure sono state eseguite unitamente ad altrettante perquisizioni domiciliari, veicolari e personali.
Lo sviluppo delle investigazioni, in cul risultano coinvolte, a vario titolo, i destinatari dei provvedimenti restrittivi ha consentito di individuare due gruppi criminali distinti:
il primo, di matrice etnica, dedito all’approvvigionamento e commercializzazione di significativi quantitativi di droga, attivo nel centro stonco di Potenza e con propaggilll ln vari comuni potentinl della Val D’Agri, composta da migranti di nazionalità gambiana e nigeriana. Nello specifico, è stata accertata:
la struttura del gruppo criminale con stabile ripartizione dei ruoll e collaudate interazioni tra i soggetti appartenenti alle due etnie; la sua capacità di approvvigionarsi dei narcotici per il tramite di connazionali pienamente integrati ln contesti di criminalità organizzata campana e laziale; il ricorso ad un’articolata rete di corrieri (prevalentemente donne gambiane); il secondo, costituito da un’articolata rete di spacciatori al dettaglio, di nazionalità italiana, che, seppur non legati tra loro da vincoli associativi, agivano ln costante raccordo e con modalità di tipo mutualistico.
Durante le indagini, durate più di due anni, consistite principalmente in attività di intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e pedinamento, nonché controlli e perquisizioni, è stato effettuato 1 arresto in flagranza di reato, sono state deferite in stato di libertà 2 persone e sono stati segalati amministrativamente, quali assuntori, altri 6 soggetti, ponendo in sequestro mezzo chilogrammo di stupefacenti, del tipo hashish e marijuana.
La misura è stata eseguita da 100 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, che si è avvalso nelle fasi esecutive del supporto di personale delle Compagnie Carabinieri di Latina, Como, Spilimbergo (PN), Ronciglione (VT) e Sala Consilina (SA), di un velivolo del 70 Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano — Faiano (SA) e di vane unità antidroga e ricerca di arml — esplosivi del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito (PZ).
Al momento risultano irreperibili 6 indagati.
Spaccio di droga a Potenza, operazione Idra, intervento Basilicata Libera
La Basilicata sempre più terra di cerniera tra le altre grandi regioni del sud Italia e sempre più al centro di attività illecite di organizzazioni criminali che, lungi dall’essere sporadiche manifestazioni criminali, sono invece radicate in un sistema che si insinua nei territori e rischia di appropriarsene.
Libera Basilicata, nel confermare il plauso nei confronti delle Forze dell’Ordine e degli organismi inquirenti regionali, ribadisce l’importanza dei presidi territoriali, sentinelle di legalità. Non dobbiamo sentirci avviliti e impotenti da quanto accade nelle nostre pur piccole comunità e ai giovani della nostra terra.
L’ultima operazione della Procura della Repubblica di Potenza -Direzione Distrettuale Antimafia con indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Potenza, che ha portato a ben 26 misure cautelari e a sgominare un sodalizio dedito al traffico illecito di sostanze stupefacenti, deve essere per tutti un ennesimo campanello d’allarme ma deve essere anche un incentivo a moltiplicare le occasioni di dialogo, confronto, incontro comunitari per evitare che tali pratiche illecite penetrino ulteriormente nel tessuto sociale ed economico della nostra terra.