Ancora un episodio di violenza ai danni di una giovane donna del Capoluogo. A nulla è valso il provvedimento di inibitoria ad avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima e ad astenersi dal contattarla con ogni mezzo: S.T., materano di 43 anni, ha perseverato nella sua condotta per la quale era stato denunciato dal Nucleo Operativo della Compagnia di Matera nel luglio 2010, continuando ad accrescere nella donna bersaglio della sua fissazione lo stato di ansia e timore per l’incolumità propria e dei propri familiari, costringendola a modificare le abitudini di vita ed a vivere con l’angoscia di essere costantemente seguita e controllata, così come nel più triste dei cliché che riguardano le vicende di stalking. La Stazione Carabinieri di Matera ha pazientemente ricostruito ogni atto persecutorio successivo al pregresso provvedimento, sempre scaturito da un’indagine dell’Arma ed emesso nel novembre 2010, trovando anche grande ausilio nel coraggioso contributo della vittima, decisa, sebbene legittimamente impaurita, a porre fine ad un incubo che l’affliggeva giornalmente affidandosi ai militari. Dimostrata la reiterata inosservanza, è scattato per il responsabile l’aggravamento della misura con l’accolta richiesta di un provvedimento restrittivo della libertà personale: i Carabinieri hanno infatti notificato a S.T. l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Matera in regime di arresti domiciliari.
Dic 14