Sarà una vera e propria battaglia (metaforicamente parlando) le ragioni che spingono gli appartenenti alle forze dell’ordine a partecipare alla manifestazione diel 15 ottobre 2015 a Roma.
Anche la Segreteria Regionale della Basilicata del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (S.A.P.Pe.), la piu’ rappresentativa organizzazione sindacale dei “baschi azzurri” , capeggiata dal Segretario Regionale Saverio Brienza, che raggiungeranno Roma con una folta delegazione di poliziotti penitenziari tutti lucani, per aderire alla protesta ormai da tempo annunciata dalle Segreterie Generali dei sindacati autonomi (non quelli confederali), SAPPE Polizia Penitenziaria, SAP, COISP e CONSAP Polizia di Stato, SAPAF e UGL Corpo Forestale dello Stato, CONAPO Vigili del Fuoco.
Una manifestazione degli uomini in divisa – nel giorno in cui il governo varerà la legge di Stabilità – per gli adeguamenti dello stipendio dopo sei anni di blocco dei contratti. Il sit-in, che si terrà in Piazza Montecitorio giovedì mattina, è stato indetto dai sindacati che protestano per la mancata convocazione, in vista della manovra, dei sindacati del comparto sicurezza. Dopo che quest’estate la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il protrarsi del blocco dei trattamenti economici nel pubblico impiego, le sigle chiedono di reperire i fondi per un “adeguato indennizzo” nella legge di Stabilità: un’una tantum’ di 1.500 euro, che corrisponderebbe ad un quarto di quanto è costato ai lavoratori della sicurezza il blocco a partire dal 2009, e un adeguamento di 100 euro netti al mese per Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Chiedono inoltre di non militarizzare il Corpo Forestale, che in base alla riforma Madia confluirà nei Carabinieri. Gli stipendi dei poliziotti italiani, prosegue Brienza, sono tra i più bassi in Europa: si parte a inizio carriera con circa 1.200 euro, a fronte di 1.900 in Gran Bretagna, 1.700 in Austria, Belgio e Francia, 1.600 in Germania. Al premier Renzi si chiede una concertazione con i sindacati, ma fatta di ascolto e confronto, che sono mancati alla vigilia della manovra contrariamente a quanto prevede la legge per il nostro settore. Al premier si rivolge anche Donato capece, Segretario generale del SAPPE : “venga a visitare le carceri, solo così si potrà farse un’idea delle condizioni in cui lavorano gli agenti sotto organico”.
Ott 14