Una compravendita di sentenze all’interno della Commissione tributaria regionale e di quella provinciale di Foggia. E’ quanto accertato dai militari del nucleo di polizia tributaria di Bari che hanno eseguito 13 misure cautelari con le accuse di corruzione in atti giudiziari, falso e truffa in concorso. Arresti domiciliari per i giudici tributari Giuseppe D’Avolio di Ischitella, Vito Merra di Cerignola e i foggiani Antonio Ventura e Antonio Cerase e per i dipendenti della commissione tributaria Rosaria Adriana Benigno e Domenico Laricchia, entrambi foggiani.
Domiciliari anche per i commercialisti foggiani, nonché difensori in commissione tributaria, Gaetano Stasi e Francesco Ricciardi e quelli viestani Valerio Gaetano e Antonio Scala. Complessivamente sono 40 le persone indagate: 25 i casi accertati dai militari, che avrebbero fruttato la somma di circa 60mila euro. Fra gli indagati c’è anche il giudice Lorenzo Nicastro, ex pm a Bari, attualmente in servizio al tribunale di Matera ed ex assessore all’Ambiente della Regione Puglia nella giunta di Nichi Vendola.