I Carabinieri della Stazione di Lavello, con l’ausilio di militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venosa, hanno arrestato in flagranza di reato un giovane di 23 anni di Lavello, responsabile di tentata rapina aggravata e lesioni personali.
Nel dettaglio, gli operanti, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, eseguiti nell’arco serale/notturno, a seguito di segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma, sono immediatamente intervenuti presso il distributore carburanti ubicato lungo la S.S. 655, ove, poco prima il giovane, col volto coperto da passamontagna, impugnando una pistola semiautomatica, solo successivamente risultata essere “giocattolo”, aveva cercato di rapinare un lavoratore dipendente.
Nella circostanza, l’autore, introducendosi attraverso una porta secondaria negli uffici della stazione di servizio, aveva tentato, invano, di farsi consegnare, dietro minaccia, l’incasso giornaliero dal benzinaio.
Questi si è rifiutato di dare il denaro motivo per cui ne è scaturita una colluttazione, nel corso della quale la vittima, pur ferendosi alla mano sinistra, è riuscita a mettere in fuga il malfattore.
Il tempestivo intervento dei Carabinieri, appena appurata la dinamica, ha fatto sì che gli stessi riuscissero subito a rintracciare e bloccare il rapinatore, lungo una strada interpoderale adiacente alla S.S. 655, mentre stava fuggendo a piedi, sperando di far perdere le proprie tracce.
Da un accurato sopralluogo effettuato in prossimità del distributore, i militari hanno rinvenuto e sequestrato l’arma “giocattolo” persa dal giovane durante la fuga.
Il benzinaio, visitato dai sanitari del servizio 118, è stato medicato per le escoriazioni riportate nel corso dell’aggressione.
Nel ricostruire l’intera vicenda, all’esito degli accertamenti, il 23enne è stato arresto e associato presso la Casa Circondariale di Melfi (PZ).
Tra l’altro, il ragazzo è stato anche sanzionato amministrativamente avendo violato le prescrizioni imposte dal recente Decreto Legge del 25 marzo scorso, per l’Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità emessi in relazione alla diffusione del fenomeno COVID-19, in quanto sorpreso su pubblica via in assenza di comprovate esigenze sanitarie, lavorative o situazioni di necessità, espressamente richieste in siffatte situazioni.
Apr 03