È durata molto poco la carriera criminale di un giovane straniero, originario del Bangladesh, a Matera con un impiego come lavapiatti in una pizzeria del centro storico, il quale nel pomeriggio di ieri ha tentato di rapinare un emporio “fai di te” in via Lucana. Il ragazzo, 21 anni appena compiuti, ha fatto irruzione nel negozio armato di un coltello e ha minacciato il proprietario, intimandogli di svuotare la cassa. La reazione di quella che credeva fosse una facile vittima ha però spiazzato il bengalese, che si è trovato letteralmente a fronteggiare un titolare tutt’altro che arrendevole: il negoziante, infatti, non si è perso d’animo, si è lanciato contro il malvivente e lo ho così costretto ad abbandonare il locale e a scappare a piedi lungo le vie limitrofe. Ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, subito allertati ed intervenuti sul posto, il commerciante – oltre a narrare l’accaduto – ha fornito una descrizione puntuale dello straniero: grazie a ciò, in meno di un’ora di serrate ricerche, l’uomo è stato individuato nel Rione San Biagio. All’alt dei militari ha risposto con una precipitosa fuga, ma senza andare troppo lontano, venendo inseguito e raggiunto poco lontano. Una volta trasferito in caserma, ha fatto finta di non parlare italiano e di non capire cosa gli venisse chiesto, nel tentativo di evitare d’essere identificato. A questo punto una sua fotografia, scattata sul momento, è stata inviata tramite “whatsapp“ a tutti i Carabinieri in servizio di pattuglia, con la richiesta di mostrarla subito a quanti più esercenti della zona Centro e Sassi. Proprio quando il giovane credeva di essere riuscito a tenere nascosta la propria identità, i militari del Nucleo Investigativo di Matera comunicavano ai colleghi di aver scoperto chi fosse: un lavapiatti, assunto da un ristorante del centro e già schedato per aver richiesto asilo in Italia. A quel punto far finta di non capire che ad attenderlo vi erano solo le sbarre della prigione non aveva più senso ed il rapinatore in erba, ormai rassegnatosi, veniva trasferito presso il carcere di Matera.
Nella foto la ferramenta presa di mira dal cittadino del Bangladesh arrestato dai Carabinieri