La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, dopo aver coordinato e diretto complesse investigazioni condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Melfi (Potenza), nella mattinata di sabato scorso, 12 febbraio, ha mandato in esecuzione un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP di Potenza, nei confronti di Michele Posa, classe 1969, residente a Melfi (PZ), gravemente indiziato dei delitti di tentata estorsione ed illecita concorrenza nei confronti di due imprenditori operanti nel settore cerealicolo del basso melfese.
Le indagini si sono sviluppate a seguito della denuncia presentata nel giugno dello scorso anno da un imprenditore agricolo della zona, da diverso tempo impegnato nell’attività di raccolta di cereali nell’agro melfese. che denunciava di essere stato minacciato ed aggredito dal POSA, il quale, secondo il narrato della parte offesa, ritenuto attendibile dal GIP, lo aveva anche inseguito e tentato di investire con una mietitrebbia. Circostanza questa verificatasi allorquando lo aveva raggiunto per chiedere chiarimenti circa le minacce telefoniche ricevute, che preannunciavano il possibile incendio dei mezzi agricoli della vittima. Il tutto finalizzato a costringere lui ed un altro imprenditore, di origini irpine che lo coadiuva, anch’egli successivamente oggetto di esplicite minacce, ad abbandonare le attività cerealicole su porzioni fondiarie di proprietà di terzi, reclamandone la trebbiatura ed i relativi compensi economici.
Per come emerso dalle indagini a livello di gravità indiziaria, a finalità minatoria del POSA, il clima di omertà oramai diffuso, la paura per possibili azioni ritorsive, il collegamento tra le azioni di questi e i diffusi incendi dolosi che si sono susseguiti sul territorio nell’estate 2021, inducevano le vittime a valutare di non assumere commesse in tali zone per i pericoli connessi.
Feb 14