Lascia il Commissariato ma i poliziotti non lo perdono di vista e lo sorprendono a rubare un’auto.
La Polizia di Stato ha arrestato a Pisticci un giovane nella flagranza dei reati di tentato furto aggravato e di resistenza e lesioni dolose in danno di un Pubblico Ufficiale.
Durante la notte un ispettore del Commissariato di P.S. di Pisticci ha ricevuto la segnalazione di una violenta lite tra più soggetti, scoppiata all’esterno di un circolo privato. I soggetti erano venuti alle mani al punto che uno di essi, per difendersi, si era barricato nel locale.
Immediatamente avvertito, il Commissario Capo Gianni Albano, dirigente del Commissariato, si è portato sul posto insieme all’ispettore e ad altri poliziotti.
Lì i poliziotti hanno trovato solo l’uomo che si era chiuso nel locale, ancora molto impaurito. Rassicurato dagli operatori, ha poi aperto la porta e ha riferito che imprecisati individui erano venuti da Taranto per “dargli una lezione” per uno sgarbo subito.
Il soggetto, un 26enne di Pisticci, abituale consumatore di droga e sospettato di aver commesso alcuni furti, è stato quindi condotto in ufficio al fine di meglio chiarire l’accaduto.
Si è appreso così che il “regolamento di conti” era dovuto a mancati pagamenti di sostanza stupefacente. Non sussistendo motivi per trattenerlo ulteriormente, il giovane è stato congedato e così ha lasciato gli uffici del Commissariato. Ma si è trattato di un allontanamento solo momentaneo.
Infatti, alle 2:30 circa, gli agenti sulla volante, informati di quanto era accaduto poco prima e sollecitati ad intensificare i controlli contro eventuali furti, mentre pattugliavano un’area periferica all’abitato, hanno notato un uomo che, presa in mano una grossa pietra, l’ha scagliata con impeto contro il finestrino di un autovettura parcheggiata sulla pubblica via. Quindi vi si è introdotto, cercando di metterla in moto collegando i cavi posti al di sotto dello sterzo.
I poliziotti sono allora prontamente intervenuti e contestualmente hanno provveduto ad informare la sala operativa. Al sopraggiungere del capo equipaggio della volante, il ladro ha aperto fulmineamente la portiera dell’automobile colpendolo violentemente ad una gamba al fine di sottrarsi alla cattura.
Nonostante il dolore, l’operatore non si è arreso e, con l’aiuto del collega e del personale a bordo di un’auto civetta sopraggiunta nel frattempo, su cui montava anche il Commissario Capo Albano, è riuscito a raggiungere e a bloccare il furfante.
Questi altri non era se non lo stesso soggetto che qualche ora prima aveva rischiato il pestaggio e che era stato “salvato” dalla Polizia.
In verità, la sua versione dei fatti non aveva pienamente convinto gli investigatori che avevano deciso opportunamente di tenerlo sott’occhio.
Accompagnato nuovamente in Commissariato e messo dinanzi all’evidenza del suo coinvolgimento anche in altri recenti episodi criminosi, l’uomo ha deciso di collaborare a pieno con la Polizia. Così, alla presenza del suo legale di fiducia, ha confessato di aver commesso, tra l’estate del 2014 e l’ultimo Natale, ben 12 furti. Il ricavato veniva poi portato a Taranto e scambiato con la droga.
Probabilmente, proprio durante uno di questi scambi, qualcosa era andato storto, generando il malcontento dei venditori dello stupefacente.
Dopo aver effettuato una precisa ricostruzione della situazione, il giovane è stato tratto in arresto in flagranza di reato e condotto in carcere per tentato furto aggravato di autovettura, resistenza, violenza e lesioni personali a danno di un Pubblico Ufficiale. Infatti, il poliziotto ha riportato una forte contusione alla gamba destra con prognosi di tre giorni salvo complicazioni.
Le indagini proseguono a tutto campo al fine di meglio chiarire le vie di approvvigionamento della droga da parte di soggetti locali sulle piazze dello spaccio tarantino.