Nella mattinata del 12 agosto.2015, intorno alle 9, tre detenuti di origini pugliesi hanno violentemente aggredito un Assistente Capo di Polizia Penitenziaria in servizio al Reparto “Penale” della Casa Circondariale di Potenza . A riferirlo è Saverio Brienza, Segretario Regionale del S.A.P.Pe. – Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – della Basilicata , il più rappresentativo organismo sindacale dei “Baschi Azzurri” . I detenuti hanno aggredito il collega con il tentativo di impedire allo stesso di svolgere le normali operazioni di servizio. L’episodio verificatosi ieri conferma ancora una volta che il sistema penitenziario voluto dall’attuale politica e dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e’ fallimentare, così come denuncia sempre il S.A.P.Pe. Che si batte da anni per far ben comprendere quanto sia difficile gestire un ambiente così estremo senza le necessarie risorse economiche ed umane.
Per il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria le condizioni di vita dei detenuti, in linea con le prescrizioni dettate dalla sentenza Torreggiani, sono migliorate in Italia. Non si dice, però, che le tensioni del sistema penitenziario italiano continuano a scaricarsi sulle donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria, quotidianamente impegnati a contrastare le tensioni e le violenze che avvengono nelle nostre carceri vedono spesso i nostri Agenti, Sovrintendenti, Ispettori picchiati e feriti dalle violenze ingiustificate di una consistente fetta di detenuti che evidentemente si sentono intoccabili”.
“I dati della Basilicata sono gravi e sconcertanti come quelli di tutta la nazione e sono utili a comprenderli organicamente la situazione delle prigioni del nostro Paese: ometterli è operazione mistificatoria”, prosegue il Segretario regionale SAPPE della Basilicata Saverio Brienza. “Dal 1 gennaio al 30 giugno 2015 nelle 3 carceri lucane si sono infatti contati numerosissimi eventi critici da far rabbrividire e tantissimi atti di autolesionismo posti in essere da detenuti salvati dagli Agenti di polizia penitenziaria . Ancora più gravi i numeri delle violenze contro i nostri poliziotti penitenziari come quello di ieri. Ogni giorno, insomma, le turbolenti carceri lucane vedono le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria fronteggiare pericoli e tensioni e per i poliziotti penitenziari in servizio le condizioni di lavoro restano pericolose e stressanti”.
Sottolinea Brienza che l’Istituto Penitenziario di Potenza e’ sotto organico di circa 40 unità di Polizia penitenziaria pur in presenza di numerosi detenuti sia psichiatrici che gravitano in sfere criminali di notevole rilevanza, dove con l’intimidazione e la violenza tentano di sopraffare gli altri detenuti. Solo grazie alla grande professionalità dei Poliziotti che con grandi sacrifici e abnegazione al lavoro che svolgono evitano ogni giorno che un gruppo di detenuti prenda il predominio e metta in discussione e pregiudizio la sicurezza del carcere. Non dimentichiamo , continua ancora Brienza, che negli ultimi mesi la Polizia Penitenziaria ha sventato diversi tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti , proprio grazie all’alto livello di professionalità messa in atto dai Baschi Azzurri di Potenza.
“Ma il DAP queste cose non le dice”, denuncia infine Brienza: “l’unica preoccupazione, per i solerti dirigenti ministeriali, è evidentemente quella di migliorare la vita in cella ai detenuti. I poliziotti possono continuare a prendere sberle e pugni, a salvare la vita ai detenuti che tentato il suicidio nel silenzio e nell’indifferenza dell’Amministrazione penitenziaria e soprattutto senza porre in essere seri provvedimenti che tutelino l’incolumità degli operatori di Polizia ogni giorno sempre più a rischio”.