Marcello Pittella non potrà tornare a Potenza per riprendere il suo lavoro da governatore della Basilicata. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Potenza, che ha esaminato nuovamente la possibilità di revocare il divieto di dimora nel capoluogo di regione. Ignorata quindi anche dal Tribunale del Riesame la sentenza della quinta sezione penale della Corte di Cassazione dell’11 dicembre scorso che aveva ritenuto, dopo aver esaminato tutta la documentazione, che non erano emersi “gravi indizi di colpevolezza”, tali da giustitficare “esigenze cautelari” a carico di Marcello Pittella.
Pittella resta quindi sospeso dall’incarico per effetto della legge Severino. Ricordiamo che la quinta sezione penale della Cassazione il 26 novembre scorso, decise di accogliere il ricorso presentato dai difensori dell’indagato, il professor Franco Coppi e l’avvocato Donatello Cimadom contro l’ordinanza con cui il Riesame di Potenza, nello scorso luglio, aveva confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari per Pittella, emessa dal gip, poi sostituita in settembre con quella del divieto di dimora a Potenza. A distanza di sei mesi per il Tribunale del Riesame nulla è cambiato e Pittella non può quindi tornare a Potenza per riprendere il suo lavoro.