Mentre sono ancora in atto le operazioni di trasferimento, la vicenda tormentata del Tribunale di Pisticci approda alla Camera. In una interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministero della Giustizia, l’on. Antonio Placido del Gruppo Sinistra Ecologia Libertà ha chiesto la riapertura della questione relativa alla soppressione della sezione di Pisticci, ponendo fine al difetto di istruttoria e soprattutto alla ingiustizia manifesta. Ed inoltre se non si intendano prendere iniziative per rimettere in attività le carceri di Pisticci e Rotondella e dare almeno per un quinquennio un ruolo positivo alla sezione distaccata di Pisticci, non nell’interesse di avvocati, ma di parti e di testi, e per evitare l’ulteriore degrado dell’intero comprensorio, che soffrirà per la contrazione delle attività economiche, anche a causa del ridimensionamento dell’ospedale. In tale ottica il parlamentare fa riferimento ai pareri positivi del Consiglio dell’Ordine Avvocati, della Commissione di Manutenzione e dai sindaci di Matera e Pusticci, e quindi ai due complessi messi a disposizione, dei quali il Palazzo di via Cantisano, ultimato da due anni, i cui lavori si sono svolti sotto il controllo del Presidente del Tribunale, che agiva con la piena contezza del Ministro, progettato, appaltato e realizzato con destinazione Tribunale. Due complessi inutilizzati, dunque, a Pisticci, mentre la sede centrale di Matera soffre di criticità. Placido ricorda ancora i recenti fatti nuovi che dimostrano la veridicità dell’assunto della commissione di Manutenzione e l’erroneità della valutazione del Consiglio Giudiziario. Nella lettera del 26 settembre del Presidente del Tribunale al Consiglio dell’Ordine Avvocati di Matera si rileva la necessità di reperire altre aule, in seguito alla soppressione della sede distaccata. Altro fatto nuovo segnalato è il messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica volto al recupero di immobili per l’edilizia carceraria. Nella giurisdizione della sezione di Pisticci, infatti, vi sono ben due complessi carcerari, a Tinchi (54 posti) e a Rotondella, inutilizzati, con gravi danni per le finanze pubbliche, mentre le esigenze nazionali impongono l’istituzione di nuove carceri.
La vicenda della proroga quinquennale per la sezione distaccata del Tribunale di Pisticci che va avanti da molti mesi può essere risolta rivolgendosi al Giudice Amministrativo a tutela del comune di Pisticci sul piano della legalità, anche nella previsione di lasciare aperto un contenzioso in attesa del referendum regionale per l’abrogazione della nuova legge sulle circoscrizioni giudiziarie. In tale ottica l’on. Avv. Nicola Cataldo ha formalmente invitato il sindaco di Pisticci Vito Di Trani e l’avv. Rocco Fuina, presidente del consiglio comunale, a convocare il consiglio comunale e affidare il relativo mandato all’Ufficio Legale del Comune, coadiuvato da un esperto giurista, avvocato o cattedratico, per scongiurare ogni scadenza di termini, sia in riferimento all’azione di annullamento di atti contrari sia al fine di ottenere l’integrale ristoro dei danni, sia a favore del comune sia della comunità che ha subito la contrazione di affari e consumi. Dopo aver criticato l’atteggiamento del Comune che da parecchio non tiene informati i cittadini sugli sviluppi della questione e che si limita solo a far sapere che non esiste ancora alcun provvedimento negativo del Ministro, Cataldo fa rilevare che il Comune stesso è l’unico legittimato ad agire al fine di ottenere il ritorno dei fascicoli a Pisticci e che allo stato esiste anche un fatto nuovo, cioè la lettera del Presidente del Tribunale di Matera Attimonelli indirizzata al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, con cui si chiedono la progettazione e il finanziamento di nuove opere e di altre aule per ospitare faldoni e udienze civili, necessarie in seguito all’accorpamento. Il penalista pisticcese ribadisce ancora una volta che l’assunto della Commissione di Manutenzione, che si era dimostrato favorevole alla proroga della sezione distaccata del tribunale, è veritiero e legittimo e che il parere del Consiglio Giudiziario è inesistente. La decisione contraria all’utilizzo del nuovo Palazzo di Giustizia di via Cantisano, peraltro, ha provocato danni al comune di Pisticci per cui in virtù di tali fatti nuovi tutta la pratica amministrativa va rivista e rivisitata.
Giuseppe Coniglio