Il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Santochirico, accompagnerà la delegazione lucana che domani incontrerà il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, per chiedere di riesaminare il decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 di revisione delle circoscrizioni giudiziarie con il quale vengono soppressi il tribunale di Melfi e la sezione distaccata del tribunale di Matera, che ha sede a Pisticci. Lo ha annunciato lo stesso presidente Santochirico, questa mattina, incontrando una delegazione composta dai consiglieri regionali Nicola Pagliuca (Pdl) ed Ernesto Navazio (Gruppo Misto), dal presidente dell’ordine degli avvocati del foro di Melfi, Gerardo Di Ciommo, degli avvocati Gaetano Araneo e Donato Traficante, dei sindaci di Melfi, Livio Valvano, di Lavello, Sabino Altobello, e di Rapolla, Michele Sonnessa (quest’ultimo è anche presidente dell’Area Programma Vulture-Alto Bradano). La delegazione ha consegnato al presidente Santochirico le schede elettorali di circa duemila cittadini, in segno di protesta nei confronti del Governo contro la decisione di sopprimere il tribunale di Melfi.
Il presidente del Consiglio regionale ha ricordato che la Regione si è già fatta carico “di sostenere le spese relative ai costi degli edifici giudiziari in luogo del ministero della Giustizia al fine di garantire la permanenza del Tribunale nel proprio comprensorio, ed è pronta ad ulteriori forme e modalità di sostegno, per evitare che la crisi fiscale dello stato e la deriva contabile producano un corto circuito fra tagli alla spesa, democrazia, diritti e infrastrutture civili”.
“Alle inevitabili iniziative dei cittadini – ha aggiunto Santochirico -, le istituzioni devono rispondere con una sacrosanta battaglia per cambiare segno e impostazioni di manovre che corrono il rischio di dare il colpo di grazia ad un tessuto economico e sociale già stremato e di sacrificare diritti di cittadinanza già intaccati. Per evitare trappole ed utilità marginali, la Basilicata deve agire attraverso una posizione unitaria, senza lasciare nulla di intentato per mantenere intatto il reticolo giudiziario lucano e per contrastare un’agenda da far tremare i polsi: quello che è già successo ai comuni (riduzione dei Consigli e obbligo di gestioni associate) e alle circoscrizioni giudiziarie di Melfi e Pisticci è solo un anticipo. La spending review approvata dal Governo Monti, per la Basilicata rischia di essere un uragano che investe il sistema sanitario, la scuola e le autonomie. Di fronte a questi rischi – ha aggiunto Santochirico – bisogna avere la forza di reagire e muoversi con una strategia consapevole ed unitaria ed una seria strategia riformatrice e di ricomposizione del mosaico istituzionale, tale da rafforzarne la capacità di contrattazione ai vari livelli, e rifuggendo da ogni forma di rifiuto della democrazia, come la restituzione delle tessere elettorali, che invece la indebolirebbero. La rinuncia ad avviare seriamente un percorso di cambiamento ci renderebbe spettatori di un’emorragia istituzionale e di una desertificazione civile, accompagnate da un diffuso e generalizzato sentimento di contestazione antisistema. E’ nei tempi di crisi – ha concluso Santochirico – che si compiono le svolte, soprattutto se e quando è la stessa Basilicata a rischio”.