Agenti della Squadra Mobile di Matera, a seguito di complesse indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un’Ordinanza cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Matera, nei confronti di un pregiudicato di anni 48, residente e domiciliato a Napoli.
L’uomo, unitamente ad altri soggetti rimasti ignoti, si è reso responsabile di truffa aggravata ai danni di una signora anziana materana, di anni 91.
I fatti risalgono a febbraio del 2020. Nella circostanza i truffatori adottavano il seguente modus operandi. Un complice del malfattore, rimasto ignoto, contattava telefonicamente l’anziana signora, fingendo di essere il di lei nipote, per informarla che avrebbe dovuto corrispondere euro 500 ad un corriere che a breve le avrebbe consegnato un pacco a lui destinato. Immediatamente si presentava un uomo che, incassata la somma, le consegnava un pacco rivelatosi successivamente vuoto. Come se non bastasse, subito dopo l’ignoto telefonista ricontattava la novantenne chiedendole di consegnare al finto corriere anche i gioielli che aveva in casa. La donna, però, insospettitasi, informava il figlio che riusciva a mettere in fuga l’indagato che nel frattempo era ritornato presso l’abitazione della persona offesa.
Grazie all’articolata attività investigativa svolta dal personale della Squadra Mobile è stato possibile costruire una corposa piattaforma indiziaria nei confronti del cittadino napoletano, con precedenti specifici, responsabile anche di precedenti truffe perpetrate in altre città italiane, che hanno consentito l’emissione della misura cautelare. Determinate è stato il riconoscimento dell’indagato da parte delle persone informate sui fatti, l’analisi delle telecamere private in cui viene immortalato l’uomo e di quelle del sistema di videosorveglianza cittadino.
Da parte della Polizia di Stato, l’invito sempre più pressante è quello di denunciare immediatamente tali episodi delittuosi, affinché possano essere individuati i malviventi e le loro attività illecite.
Rispetto al passato, se da un lato i truffatori sono diventati più abili e raffinati, dall’altro riescono più facilmente a colpire perché fanno leva sui bisogni della gente, di chi soffre la solitudine o ha paura, sulle persone anziane che sono i soggetti più vulnerabili. Tra le truffe più frequenti: i falsi dipendenti dei vari enti, le finte eredità, i falsi incidenti accaduti a parenti, la consegna di pacchi vuoti.
Atteso che la migliore difesa resta sempre la prevenzione, si rammentano alcune semplici regole per poter evitare di incorrere in comportamenti truffaldini, frutto dell’esperienza maturata sul campo dal personale di Polizia.
Di seguito un vademecum dei consigli contro le truffe.
Consigli contro le truffe agli anziani
• Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
• Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo.
• Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
• Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
• Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
• Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto ovvero una compagnia sicura.
• Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.
• Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
• Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
• Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113 o il 112, saremo felici di aiutarvi!
Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti
• Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani
• Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113 o il 112.
• Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.
Consigli per i vicini di casa
• Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
• Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri.
• Segnalate al 113 o al 112 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa .
Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali
• Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.
• Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.
• Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.