La Polizia di Stato ha individuato e denunciato tre persone responsabili di truffe perpetrate attraverso internet.
Le indagini, svolte dagli investigatori del Commissariato di P.S. di Pisticci con la collaborazione degli uffici di Polizia di altri ambiti territoriali, si riferiscono a tre distinti casi.
Nel primo, le indagini sono state avviate a seguito della denuncia da parte di un cittadino di Sondrio. Questi, interessato all’acquisto di uno smartphone su un noto sito di annunci per compravendite online, aveva preso contatti con il proponente, con cui aveva concordato il prezzo e il pagamento online.
Ma dopo aver versato la somma sulla postepay del venditore, il cellulare non gli veniva mai consegnato e lo stesso venditore si rendeva irreperibile.
Attraverso la collaborazione tra il Commissariato pisticcese e la Polizia Postale di Sondrio, si è potuto accertare che la postepay su cui era stato eseguito il pagamento era stata attivata a Marconia di Pisticci e subito dopo l’operazione disattivata. Ciò permetteva di risalire all’identità del titolare della carta che, dopo essere stato rintracciato, ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato pertanto denunciato per uso fraudolento e ingannevole dello strumento informatico.
La seconda vicenda, invece, ha portato gli investigatori del Commissariato a svelare un’abile truffa perpetrata con la tecnica del raggiro per triangolazione.
Un soggetto residente a Pisticci, sempre attraverso lo stesso sito web, aveva notato un iphone in vendita e contattato il proponente per concordare le modalità della compravendita. Ma al momento del perfezionamento un terzo soggetto si intrometteva tra acquirente e venditore.
Questi assumeva contatti con gli altri due, simultaneamente: all’acquirente faceva credere di essere il proprietario del telefono mentre all’effettivo proprietario faceva credere di essere interessato all’acquisto e assicurava che avrebbe versato il prezzo pattuito.
Ma ad essere ingannato è stato soprattutto l’acquirente pisticcese, che ha proceduto al pagamento senza però ottenere nulla in cambio.
Dalle indagini è stato infatti appurato che a ricevere l’iphone è stato il “terzo incomodo”, autore dell’abile raggiro, nel corso di un appuntamento presso la stazione ferroviaria di Bari.
Gli approfondimenti investigativi, svolti in collaborazione con gli uffici di Polizia del capoluogo barese, hanno consentito di individuare l’autore della triangolazione, il quale è stato così denunciato all’Autorità giudiziaria per truffa. Sono tuttora in corso accertamenti per chiarire se il truffatore abbia architettato tutto da solo o se non fosse in realtà d’accordo con il venditore.
L’ultimo episodio ha origine anch’esso da una denuncia, presentata da un cittadino di Marconia di Pisticci, truffato dopo aver acquistato online un telefono cellulare.
Questa volta il telefono era stato consegnato, apparentemente in maniera regolare, dal venditore al compratore, incontrato allo scalo di Grassano.
Quando però è tornato a casa e ha aperto la confezione, l’ignaro compratore ha scoperto che al posto dell’atteso telefono c’era un apparecchio non funzionante, mera imitazione dell’originale.
L’attività di indagine svolta dagli investigatori pisticcesi ha tuttavia permesso di risalire rapidamente al responsabile del raggiro, che è stato così denunciato all’A.G. per truffa.
La Polizia di Stato raccomanda prudenza negli acquisti online e comunque di rivolgersi sempre e prontamente agli uffici di Polizia qualora ci si accorga di essere rimasti vittime di truffe, come quelle accadute e descritte sopra.