I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza oltre alle attività di controllo del territorio finalizzate, tra l’altro, nei giorni del “Coronavirus”, a verificare il rispetto dei provvedimenti governativi per contenerne la diffusione, stanno rivolgendo sempre maggiore attenzione a coloro che, pur permanendo presso i rispettividomicili, trascorrono ancor più tempo connessi alla rete, per le più diverse esigenze, risultando, pertanto, esposti a possibili contatti con malintenzionati, di cui potrebbero divenirevittime di reati informatici.
In tale ottica, per i casi di seguito descritti, i Carabinieri dei locali Comandi Stazione della provincia hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria sei persone, responsabili, a vario titolo, di truffa, tentata truffa e sostituzione di persona.
Nel dettaglio, all’esito di distinte indagini, è stato accertato che a:
– Tito, un 39enne di Napoli ha attivato un contratto di telefonia con la società “Telecom”, fornendo i documenti di un’altra persona, vale a dire un’ignara vittimadel luogo che, a distanza di tempo, si è resa conto dell’accaduto in quanto ha poi ricevuto una richiesta di recupero credito dell’importo di 290 euro, per il mancato pagamento di una fattura relativa alla citata fornitura;
– Acerenza,un 56enne dall’Abruzzo e un 24enne di origini nigeriane, i quali, dopo avere inserito l’annuncio su di un sito internet e avuto contatti con un soggetto del luogo, interessato all’acquisto, sono riusciti a farsi accreditare dal predetto, su carta di pagamento “Postepay”, intestata al primo, la somma di 300 euro, quale corrispettivo per la vendita di pezzi di ricambio per auto. Materiale,però, che non èmai stato recapitato alla parte offesa;
– Marsico Nuovo,un 19enne residente in Lombardia, dopo avere pubblicato un’inserzione su un sito web, per la vendita di un’autovettura, ha contattato telefonicamente un pensionato, interessato all’acquisto.
Il malcapitato, dopo avere ricevuto dal venditore le copie della carta d’identità e carta di circolazione del veicolo, gli ha versato la somma di 580 euro, su carta “Postepay” a lui intestata, quale corrispettivoper il passaggio di proprietà del mezzo. Il venditore, quindi, conseguito l’indebito profitto, non ha poi portato a compimento la compravendita dell’autovettura, rendendosi irreperibile;
– Latronico,un 28enne e un 20enne del napoletano, i quali hanno contattato un’anziana residente, con uno dei due che si è spacciato per un nipote della donna. Alla stessa, l’interlocutore ha riferito che da lì a breve sarebbe passato un corriere per consegnarle un pacco, ordinato dal familiare della donna, al quale avrebbe dovuto corrispondere la somma di denaro indicata sulla confezione.
La signora, però, insospettitasi, ha contattato la figlia, la quale le ha riferito che il vero nipote indicato non aveva invece effettuato alcun ordine. Il malfattore ha poi richiamato più voltel a vittima, che, resasi conto del pericolo di essere truffata, ha sempre chiuso la conversazione.
Gli episodi descritti costituiscono utile occasione per invitare i cittadini, potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi immediatamente alle Stazioni dell’Arma distribuite capillarmente nei 100 comuni potentini o a inviare segnalazioni al Numero Unico di Emergenza “112” dell’Arma, così da consentire di poter attuare investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali condotte subdole, utili per poter risalire ai responsabili di siffatti reati.
Mag 05