Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Matera ha contestato numerose operazioni di trasferimento di denaro contante, oltre la soglia consentita, a carico di una nota società lucana operante nel settore del mobile imbottito e di taluni soggetti suoi clienti e fornitori, in violazione della normativa antiriciclaggio, per complessivi € 1.147.862.
I finanzieri, al termine di una complessa verifica fiscale eseguita nei confronti della citata società, hanno riscontrato che l’uso del denaro contante è servito per meglio celare pagamenti di importanti transazioni commerciali “in nero”, analiticamente ricostruite dagli operanti durante le operazioni ispettive.
Il D.Lgs. 231/2007, che regola l’intera normativa antiriciclaggio, ha subito nel tempo pesanti restrizioni sull’uso del denaro contante e fissa, già da qualche anno, la soglia ad € 1.000 ed una sanzione dall’1% al 40% dell’importo trasferito.
sicuramente stiamo parlando di committenti italiani (materani) e conto terzisti cinesi