Personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Pisticci ha denunciato un uomo con l’accusa di violenza sessuale, minacce e atti persecutori. La denuncia che ha dato il via all’attività di indagine degli uomini del Commissariato è partita da una donna, madre di un bambino di poco più di tre anni, ripetutamente insultata, maltrattata, minacciata e perseguitata dal compagno, anche alla presenza del minore, incolpevole spettatore delle ” sfuriate” paterne. L’uomo in questione, durante il periodo di convivenza, le usava ogni tipo di violenza fisica e psicologica oltre a costringerla a subire rapporti sessuali contro la sua volontà. Ed è così che la signora, stanca delle persecuzioni e dei maltrattamenti subiti si vedeva costretta ad abbandonare la casa familiare per trovare rifugio, unitamente al figlioletto, presso una struttura di accoglienza individuata dai servizi sociali del comune di Pisticci decidendo anche di presentare denuncia presso il locale Commissariato. L’ immediata e oculata attività investigativa, condotta con tatto e delicatezza dall’ufficio anticrimine, permetteva, attraverso l’esame di testimonianze sugli episodi persecutori riportati in denuncia, di riscontrare l’esattezza di quanto lamentato dalla donna nei cui confronti il compagno continuava a porre in essere atteggiamenti di controllo e ossessiva gelosia che si tramutavano in continui pedinamenti della stessa e minacce nei confronti suoi e di qualunque persona di sesso maschile le si avvicinasse.. Tali atteggiamenti, perpetrati per lungo tempo, avevano indotto la donna a cambiare abitudini di vita, evitandole di uscire da sola per la paura di trovarsi sempre davanti l’ex compagno che le proferiva pesanti frasi ingiuriose ledendo la sua immagine di mamma agli occhi anche del figlioletto. Inoltre il bambino, in seguito agli spiacevoli episodi di insulti e minacce rivolte alla madre cui, suo malgrado, assisteva, iniziava a maturare un malessere psicofisico con difficoltà di relazionarsi coi suoi coetanei. Pertanto, la precisa e completa ricostruzione della vicenda da parte degli operatori permetteva di pervenire a riscontri probatori tali da denunciare l’uomo per i reati di violenza sessuale, minacce ed atti persecutori aggravati dalla circostanza di averli compiuti alla presenza di un minore.
Il caso, conclusosi grazie al coraggio della signora di denunciare e alla immediata attività di polizia che ne è seguita, porta all’attenzione non solo il triste fenomeno della violenza in famiglia, ma anche il dannoso corollario della violenza assistita: quella a cui sono sottoposti i figli, che assistono quotidianamente alle violenze familiari, e che si trascineranno come traumi a vita.
E’ importante denunciare: non solo per sé ma anche a tutela dei propri figli. Ricordiamo la campagna di sensibilizzazione che la Polizia di Stato sta portando avanti in 14 città d’Italia , fra cui Matera e la sua provincia. Proprio sabato 20 agosto, in piazza Elettra a Marconia di Pisticci, dalle ore 8.00 il nostro Camper , con il personale del Commissariato di Pisticci e il medico della Polizia di Stato, vi aspettano per il progetto #questononèamore.
Per parlare di violenza sulle donne, in famiglia, sui figli, e provare a chiudersi dietro una vita di soprusi e riprendersi la propria dignità.
Ago 14