Nell’ambito di una vasta e continua attività preventiva, finalizzata al controllo e alla tutela della sicurezza delle aree agricole, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Irsina hanno, finalmente, chiuso il cerchio attorno ad una attività che poteva rappresentare un potenziale e pericoloso “varco” facilmente utilizzabile dalla criminalità per poter penetrare in un tessuto sano come quello lucano: la guardiania abusiva.
Infatti, a seguito della segnalazioni di autovetture sospette, notate mentre circolavano, nottetempo, nell’agro di Santa Maria d’Irsi e dintorni, i Carabinieri hanno deciso di “vederci chiaro”, anche per scongiurare eventuali furti.
Così, nel corso delle ore notturne, sono stati dispiegati molti uomini e mezzi in aree rurali pressoché deserte, tutti impegnati in lunghi ma fruttuosi servizi “vecchio stile” (fatti di appostamenti, mimetizzazioni, osservazione e controllo).
La lunga e meticolosa attività non ha mancato di portare i suoi frutti: effettivamente, dai servizi svolti, gli esiti, sconcertanti, portavano ad un unico risultato e cioè che alcuni possessori e titolari di aziende agricole avevano inspiegabilmente e sciaguratamente affidato il “controllo” delle proprie aziende non a società regolarmente autorizzate, bensì ad un soggetto ben lungi dal poter possedere i requisiti per l’esercizio di una attività di vigilanza privata.
A suo carico, infatti, emergevano pregiudizi penali e, forse, proprio per questo, riconosciuto possessore di una forza “intimidatrice” di tutto rispetto, concetto evidentemente non da società di diritto, ma biecamente chino alla “legge del più forte”, di primitiva memoria.
Ovviamente, così non la pensano i Carabinieri che, dopo aver denunciato il 53 enne pregiudicato della provincia di Bari, per esercizio arbitrario della professione, stanno seguendo serrati accertamenti volti a capire meglio la diffusione del fenomeno nel tempo.
Gli accertamenti si rendono necessari in quanto, come spesso capita, tali pregiudicati non costituiscono altro che vere e proprie “teste di ponte” per ben più agguerriti gruppi criminali che, forti di una vera e propria “mappatura” del territorio, sono capaci di colpire indisturbati dove, come e quando vogliono, spesso proprio ai danni degli sciagurati “protetti”, al tempo stesso vittime e causa del loro male, con vere e proprie sortite notturne.
quante chiacchiere! Non le tue, caro redattore, ma quelle del comunicato stampa che hai riportato in articolo! quante chiacchiere!