Al Signor Sindaco del Comune di
Matera
All’Assessore all’Urbanistica del Comune di
Matera
In qualità di Consigliere Comunale ho proposto,insieme ai colleghi Aldo Chietera e Luca Braia,un ordine del giorno avente per oggetto: "politiche per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per donne ed uomini".
Tale documento protocollato il 14 marzo 2008 con n. 0016656, non è mai stato discusso nel Consiglio Comunale.
Un comunicato stampa del 30 maggio 2008 ha reso noto che l’Amministrazione Comunale ha aggiudicato alla società Sintagma l’incarico per la redazione del Piano della Mobilità Urbana del Comune di Matera con “l’obiettivo di dare risposte alle problematiche,che da tempo affliggono la città.”
Un Piano della Mobilità Urbana non può esimersi dal prevedere anche un piano territoriale dei tempi e degli orari della città,come da me indicato nell’ordine del giorno del marzo 2008,considerando che per l’attuazione dello stesso si può accedere ai finanziamenti previsti nella L. R. n. 10 del 2005
Allego pertanto una idea progetto “Tempi e spazi per una città partecipata “di cui chiedo che si tenga conto nella realizzazione del Piano della Mobilità Urbana.
Teresa Gullà Oliveri
Consigliere Comunale PD
Il testo integrale del progetto:
"Tempi e spazi per una città partecipata"
È una idea progetto da candidare nel 2008 al finanziamento della Legge Regionale n°10 del 2005 che consentirà al Comune di Matera di dotarsi di un "Piano dei Tempi e degli Orari della città", così come previsto dalla Legge nazionale n° 53/00.
La sua finalità è quella di lavorare per migliorare la qualità della vita degli abitanti nella città, affinché sia accogliente e sostenibile, attenta ai diversi modi in cui i cittadini vivono gli spazi e le relazioni sociali, vicina ai bisogni delle persone, capace di accogliere e valorizzare le identità e le differenze che vi si intrecciano e di accrescere il dialogo e la comunicazione tra le sue componenti.
Per queste ragioni l'Amministrazione comunale deve proporsi di arrivare alla definizione di un Piano territoriale dei tempi e degli orari come primo passo per definire ed attuare, con il contributo e la cooperazione di tutti gli attori del territorio, misure e interventi per:
1. Favorire l'accessibilità al territorio e la fruibilità dei servizi pubblici e privati in esso collocati nelle differenti fasce orarie in armonia con le esigenze della vita quotidiana delle persone e con la loro salute (Parcheggi autobus).
2. Migliorare le condizioni di mobilità dei cittadini, intervenendo su alcuni punti critici della viabilità e diminuendo la pressione su alcune zone centrali della città ed in particolare sul centro storico ed i Vecchi Rioni Sassi.
3. Riqualificare gli spazi pubblici della città per favorire circuiti di socialità, diversificando, intensificando ed estendendo l'utilizzo di alcuni spazi urbani a partire dalle zone di cui sopra e da quelle dei nuovi quartieri.
4. Approfondire la conoscenza delle dinamiche spazio-temporali relative all'utilizzo della città da parte delle popolazione residente e di quella temporanea come ad esempio gli studenti.
Di tutto ciò si dovrà tener conto nel nuovo piano di marketing territoriale che l’amministrazione vuole realizzare…
Esempio di Sviluppo
Indirizzare il nuovo piano di comunicazione della città per creare nuove armonie materane… come valore aggiunto per il benessere di tutta la città.
Coinvolgere attraverso opportune inchieste le cittadine e i cittadini nella definizione di un piano di tempi e di spazi.
Utilizzare bene quattro strumenti che il Comune ha a disposizione:
A.
A che ora devono chiudere gli sportelli per il pubblico? E durante l’intervallo del pranzo devono restare aperti?
E i negozi? La sera è meglio che siano aperti o chiusi?
E la domenica? Mezza giornata?
A queste e ad altre domande come queste risponderà il progetto “Tempi e spazi per una città partecipata”.
Tenendo conto ovviamente delle esigenze degli utenti ma anche dei dipendenti, nell’ottica di migliorare l’efficienza, con reciproca comprensione e aperta collaborazione.
Tutto questo si realizza solo a partire da un’accurata raccolta di dati sui ritmi di vita dei cittadini, in particolare delle donne: orari di lavoro, “gestione dei figli”, cinema, concerti, teatro…
Senza la collaborazione, i suggerimenti, le idee, l’esposizione dei problemi di orari, ricorrenti o saltuari,da parte dei cittadini,questo progetto non può neanche partire!
Figuriamoci arrivare…
E’ necessario lavorare, con una serie di incontri chiamati “tavoli di consultazione”: sono meeting di progettazione, aperti a tutte le rappresentanze di cittadini della nostra città: associazioni dei consumatori, dei commercianti, scuole, sindacati, negozianti…
B.
Gli studenti delle scuole superiori sono un “popolo migratore” che si sposta da un capo all’altro della città almeno due volte al giorno: la mattina per andare a scuola e il pomeriggio per tornare a casa.
E se provassimo a “sfasare” gli orari delle scuole?
Si circolerebbe meglio?
E le mamme dei ragazzi più giovani, che rimbalzano in auto tra l’ufficio e la scuola elementare, quanta agitazione possono risparmiare se troviamo il modo di rendere sicuri i percorsi casa-scuola?
Così i ragazzi ci vanno a piedi. O usano trasporti collettivi alternativi, pubblici o privati.
L’obiettivo di questo tema è preciso: rendere gli spostamenti dei cittadini tutti più fluidi, sicuri ed efficienti.
Per fare questo, occorre in pratica ripensare profondamente la mobilità di Matera.
Ecco perché il contributo di ogni persona è determinante.
C.
Dalle aule scolastiche agli auditorium del conservatorio e dell’università, dalle grandi aree verdi alle piccole biblioteche mai completate (S. Giacomo), dagli edifici mai completati (zona PAIP) o a quelli dismessi (Via Lucana) all’area di piazza Matteotti alle piazzette come quella intitolata a Cesare Firrao… Matera è ricca di spazi ancora tutti da vivere!
O almeno da vivere in un modo nuovo: ad esempio utilizzando queste risorse a rotazione con orari e giorni differenziati tra le varie categorie di cittadini: associazioni culturali, collettivi femminili, giovani, artisti…
La capacità di condivisione degli spazi collettivi è una grande ricchezza umana, di cui i cittadini materani sono certamente dotati.
Ebbene questo progetto permette di dimostrarlo nel Tempo e fino in fondo, offrendo ampie opportunità di dialogo tra tutte le categorie di persone, un dialogo aperto per una nuova, serena e partecipata vivibilità a Matera.
D.
Matera città d’arte? Forse qualche volta o forse in parte…
in ogni caso è una città ricca di “cittadini non cittadini”: persone che arrivano la mattina, fanno quello che devono fare e alla sera se ne vanno. L’indomani, alcuni, ritornano…
Questo progetto ci aiuterà a scoprire esattamente chi sono, che tipo di attività svolgono, che interessi hanno, se sono più pendolari o più studenti, più immigrati o più turisti…
E ancora che esigenze di servizi hanno, quali bisogni di informazione cittadina e infine quali aspettative nutrono verso Matera e la sua vivibilità, la sua qualità urbana.
Tra le informazioni che ci stanno più importanti, ci sono: mezzi di spostamento, problemi particolari di tempo, di spazi e più in generale di viabilità.
Infine potenzieremo un dialogo/confronto con i Comuni vicini per concordare soluzioni e interventi collaborativi assieme alle Provincie di Matera, di Taranto e di Bari.
Il progetto prevede percorsi partecipati basato su:
– la sinergia tra 5 aree funzionali del Comune (Pari Opportunità; Mobilità; Istruzione; Commercio; Urbanistica) attraverso un primo Tavolo Lavoro per:
– il coinvolgimento di uffici e strutture comunali
– il contributo di altri enti pubblici del territorio
– il coinvolgimento di enti e organizzazioni private e della società civile e di gruppi di cittadini
La partecipazione delle diverse realtà cittadine si realizza attraverso distinte modalità di confronto (tavoli, gruppi di lavoro, incontri, laboratori, …) allo scopo di condividere le scelte e di sperimentare nuove forme di collaborazione attiva da consolidare nel tempo.
ENTI PUBBLICI: Amministrazione Provinciale, Prefettura, Direzione Provinciale del Lavoro, Inps, Agenzia del Territorio, Agenzia delle Entrate, ASM, Centro Servizi Amministrativi, Asl, Inail, Azienda di Servizi alla Persona, Ufficio Consigliera di Parità, Università degli Studi; Comune limitrofi delle tre province interessate.
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: Camera Di Commercio, ASCOM, Confesercenti, Associazione Provinciale Artigiani ecc…
ASSOCIAZIONI CONSUMATORI: Federconsumatori, Adiconsum
ORGANIZZAZIONI SINDACALI
SCUOLE
ENTI/ASSOCIAZIONI di diversa natura: ACI e SISAS Associazione legambiente, Consulta del Volontariato, Centro Servizi Volontariato, Collegio Ingegneri – Architetti, Unione Industriali, Collegio ragionieri Commercialisti, avvocati ecc…
La costruzione di percorsi partecipati.
A. Attivare tavoli tematici di progettazione
Funzioni
Discutono e approfondiscono i temi definiti
Individuano proposte e possibili soluzioni
Sottoscrivono patti e protocolli di intesa
Verificano la fattibilità e la praticabilità delle misure
Partecipanti
Enti e realtà pubbliche e private direttamente interessate alla tematica trattata
Metodologia
Analisi di dati e documentazione
Progettazione partecipata multipartner
Definizione e ratifica di proposte condivise
Tavolo "Servizi e Spazi Pubblici"
Discute di armonizzazione degli orari degli sportelli con tempi di vita e di lavoro delle persone; di coordinamento orario tra servizi diversi; di miglioramento dell'accessibilità e delle modalità di fruizione da parte dell'utenza; di ottimizzazione dell'informazione e dell'utilizzo di tecnologie informatiche; di utilizzo multifunzionale di spazi pubblici.
Tavolo "Orari del Commercio"
Discute di armonizzazione degli orari degli esercizi commerciali in relazione alle esigenze di fasce di cittadini/e, city users, pendolari; alla valorizzazione di aree della città; agli eventi cittadini.
Tavolo "Tempi, Spazi, Orari Scolastici e Mobilità Urbana Sostenibile"
Discute di misure di de/sincronizzazione oraria delle scuole cittadine; di misure di sostegno al trasporto pubblico; di incentivazione della mobilità pedonale; di qualità e utilizzo degli spazi.
B. Gruppi di lavoro
Devono essere avviati 3 Gruppi di Lavoro che devono approfondire tematiche di interesse specifico coinvolgendo e attivando gruppi di cittadini, istituzioni, associazioni ed esperti:
Il laboratorio "Coincidenze" con l’obiettivo di studiare un progetto partecipato per la riqualificazione dell’area di piazza Matteotti.
Il laboratorio "Percorsi sicuri casa scuola" con l’obiettivo di sperimentare percorsi alternativi a piedi o in bicicletta per i bambini e le bambine delle scuole elementari.
Il gruppo "Pari opportunità e conciliazione tempi" con l’obiettivo di coordinare servizi, strutture e progetti operanti sul territorio (Comitato Pari Opportunità del Comune di Matera; Ufficio Consigliere di Parità; Assessorati alle Pari Opportunità presenti in Provincia ecc…
C. Ascolto
Il progetto deve arricchirsi anche attraverso momenti di consultazione con particolari gruppi di cittadini/e, per raccogliere esigenze, proposte, opinioni:
– studenti e studentesse degli Istituti Superiori
– associazioni facenti capo alla Consulta del Volontariato,
– genitori di alunni delle scuole elementari, cittadini e cittadine residenti, pendolari e temporanei, Video interviste a testimoni qualificati raccolte durante specifiche manifestazioni come la festa della Bruna, Pasquetta, l’arco di una settimana in giro per la città.
Anche le indagini devono rappresentare uno strumento di coinvolgimento diretto di alcune fasce di popolazione.