Il Sindacato italiano appartenenti Polizia della Basilicata (SIAP) ha denunciato la carenza degli organici che sta determinando difficoltà nell’attività’ di controllo del territorio, sopratutto nelle zone a rischio come Potenza, la Val d’Agri e il Melfese. E’ quanto è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa che si svolta a Matera, nella sala conferenze dell’Hotel San Domenico e convocata da segretario regionale Lorenzo Creanza e dal vice Giovanni D’Ambrosio. Durante l’incontro con i giornalisti è stata segnalata la carenza entro l’anno in corso di trenta addetti della Polizia presso la Questura di Potenza nonché la mancata copertura dei posti da dirigente presso agli uffici della Digos, Divisione Anticrimine e U.P.G.
Emergenze determinate a seguito dei tagli imposti dalla Finanziaria recentemente approvata dal governo Berlusconi. Un ridimensionamento che farà registrare forti criticità proprio in conseguenza dei pensionamenti in arrivo. Il Siap ha denunciato anche l’assenza di un presidio di Polizia nella Val d’Agri, a tutela delle risorse naturali che costituiscono una fonte di ricchezza per la Regione, la delicata situazione occupazionale esistente presso lo stabilimento Fiat di Melfi e nell’indotto che determina un frequente impiego di agenti, che vengono sottratti ad altri servizi d’Istituto.
Per denunciare le difficoltà a cui vanno incontro gli agenti che operano in Basilicata è stata inviata una nota al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, al Capo della Polizia Antonio Manganelli e per conoscenza al segretario nazionale del Siap, Giuseppe Tiani, ai Prefetti Luigi Riccio di Potenza e Francesco Monteleone di Matera e ai Questori Romolo Panico di Potenza e Gianfranco Bernabei di Matera.
”Nonostante le difficoltà denunciate -spiega Creanza – riusciamo a non creare disservizi, grazie al senso di responsabilita’ di tutti ma ci sono evidenti difficolta’ a formare due volanti per turno. C’è una fuga del personale che lascia il Corpo anche per i mancati riconoscimenti della contrattazione nel comparto di sicurezza, essendo la posizione delle forze di Polizia inserita in quella generica del pubblico impiego. Noi come Siap chiediamo che siano integrati e potenziati gli organici anche nel Melfese e in Val d’Agri, dove occorre istituire il Commissariato trattandosi di zone dove il rischio di infiltrazioni malavitose è concreto”.
La situazione è sicuramente meno grave presso la Questura di Matera dove e’ stimata in venticinque addetti la perdita di personale, a causa dei tagli imposti dalla Finanziaria e dal contratto. Ma Creanza ribadisce che occorre garantire gli organici per assicurare i livelli di sicurezza raggiunti finora .
L’onda lunga del taglio della finanziaria travolge purtroppo ogni settore dell’amministrazione e del pubblico impiego con tutti gli sfasci e i disservizi che ne potranno conseguire. Le problematiche denunciate dal Siap sono comuni a quelle del mondo della scuola, un altro settore vittima dei tagli imposti dalla riforma Gelmini. Ma a furia di tagliare si rischia di giocare sulla pelle dei cittadini e questo ovviamente non ce lo possiamo permettere.
Riportiamo di seguito la lettera inviata al ministro dell’Interno Maroni e per conoscenza al capo della polizia Manganelli, ai Prefetti e Questori di Potenza e Matera e al segretario nazionale Siap
Gent.mo
MINISTRO DELL’INTERNO
On.le Roberto MARONI
Ministero dell’Interno R O M A
e, p.c.
Gent.mo
Prefetto Antonio MANGANELLI
Capo della Polizia Ministero dell’Interno R O M A
Gent.mo
Dott. Luigi RICCIO
Prefetto POTENZA
Gent.mo
Dott. Francesco Giovanni MONTELEONE
Prefetto MATERA
Gent.mo
Dott. Romolo PANICO
Questore POTENZA
Gent.mo
Dott. Gianfranco BERNABEI
Questore MATERA
Gent. mo
SEGRETARIO NAZIONALE SIAP
Dott. Giuseppe TIANI R O M A
Signor ministro,
ritengo doveroso farLe appello per il mandato conferitomi dai poliziotti, dalle poliziotte e dai dirigenti della Polizia di Stato di Basilicata con i quali quotidianamente mi confronto sui particolari temi che attengono alla sicurezza e alla legalità, tematiche che non possono essere disgiunte e che trovano loro naturale fondamento nel rispetto e nella soluzione delle problematiche.
Innanzitutto la politica sulla sicurezza è un diritto che va salvaguardato nei confronti di tutto il Paese senza limiti e senza privilegiare il Sud o il Nord, analizzandolo nella sua dimensione e più specificatamente in riferimento all’indice di problematiche che attengono all’ordine e sicurezza pubblica. Tra queste va senz’altro annoverato il problema che “insiste” e “persiste” nel Comune Capoluogo di Regione il quale è invaso da manifestanti che dimostrano il loro problema sociale e lavorativo presidiando quotidianamente la sede del Consiglio Regionale.
Al riguardo evidenzio che la Polizia di Stato in Basilicata opera in un contesto geografico occupato da 6oo mila abitanti, molti dei quali con problemi occupazionali di ampio respiro che determinano un costante stato di agitazione tra gli animi tali da richiedere un impiego quotidiano delle Forze dell’Ordine nei servizi di ordine pubblico. Non si può a tal proposito non fare cenno alla situazione di precarietà in cui versano i lavoratori lucani dello stabilimento FIAT di Melfi dove i poliziotti del Commissariato di Melfi sono costantemente impegnati in servizi di ordine pubblico oltre che in attività investigative e, nonostante l’esiguo organico, garantiscono la loro e l’altrui incolumità senza prescindere da quel senso di appartenenza all’Amministrazione che rappresentano. Riescono, nonostante la carenza di personale, a garantire una costante ed efficace presenza dell’Istituzione rappresentandola sul territorio nel migliore dei modi. Da non trascurare è anche la zona della Val d’Agri, territorio divenuto ormai appetibile da parte della malavita campana e calabrese per la presenza in quella fascia di giacimenti petroliferi, puro oro liquido alla mercè della criminalità organizzata, ai quali ormai numerosi boss della ‘ndrangheta e della camorra hanno rivolto la loro “attenzione”. La necessità di assicurare la Valle d’Agri alle Istituzioni e al braccio ferreo della Legge è malinconicamente tramontata a causa della completa assenza in quel territorio di un “posto di Polizia” che, attraverso un’attenta analisi info – investigativa, alla costante presenza nel distretto di Volanti 113 e di personale impiegato in servizi di ordine pubblico, possa garantire il territorio alla giustizia e alla legalità.
A ciò si deve tristemente aggiungere che il territorio è minato da soggetti che manifestano la loro indole criminale in collaborazione con coloro che operano nel triangolo criminale delle regioni della Calabria, Puglia e Campania. Gli ultimi avvenimenti criminosi ed il fenomeno delinquenziale presente nell’entroterra Potentino e nel territorio del Vulture – Melfese si sono finora paventati attraverso l’affiliazione dei clan esistenti in Basilicata alla malavita delle regioni limitrofe. Oggi “l’affiliazione” si sta sciogliendo. Questa volontà di “autonomia” provocherebbe il degenerare di un sistema di criminalità tale da creare forti preoccupazioni alla quotidiana convivenza civile e democratica di una Basilicata finora salvaguardata proprio da un’efficiente Polizia di Stato. Ciò nonostante la Basilicata, terra notoriamente umile ed ospitale, vanta ancora il felice primato di vivibilità.
Per queste ragioni il “Siap di Basilicata” avverte l’esigenza di evidenziare come sia in crescita la palese preoccupazione degli addetti alla sicurezza e di coloro i quali sono in prima linea per la salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica in una Regione composta da gente umile dedita al lavoro e alla famiglia e che ripudia ogni forma di violenza.
Il Siap sostiene che per mantenere questo territorio in un alveo di contenimento del fenomeno delinquenziale, occorre che le Questure di Potenza e Matera, quest’ultima definita “città d’arte” che attrae a sè un incessante flusso di visitatori, siano messe nelle condizioni di poter operare sempre e comunque in modo efficace e con moduli operativi che non debbano subire disfunzioni.
Mi permetto di evidenziare che la Questura di Potenza, che opera in un crocevia di confine con le Regioni a rischio, in questo particolare momento convive con una situazione di disagio anche in considerazione degli eventi delittuosi che stanno imperversando nel territorio. Per poter svolgere una efficace azione di contrasto è necessario l’impiego costante di personale nelle attività investigative e in quelle di controllo del territorio effettuato grazie all’impegno degli operatori delle Volanti 113.
Sostengo che le difficoltà di gestione siano determinate proprio da una carenza di personale.
Ciò nonostante è encomiabile l’attività investigativa e di controllo del territorio operato dai poliziotti potentini sottoposti a duplici turni di lavoro proprio a causa del moltiplicarsi di eventi delittuosi che sta caratterizzando il territorio della provincia di Potenza.
Signor Ministro, avendo esposto sinteticamente la questione, mi soffermo ora sotto l’aspetto sindacale in una considerazione che pongo alla Sua attenzione nonostante il concetto sia stato ampiamente dibattuto con il sindacato di Polizia in questi mesi.
Partendo dalla recente legge finanziaria, nonostante la compagine governativa abbia improntato la propria campagna elettorale sulla sicurezza, ritengo che la stessa non abbia tutelato l’assetto “retributivo e previdenziale” degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, non riconoscendo quindi i rischi e i disagi per la specificità dello status giuridico e di impiego del personale.
Con una legiferazione che va addirittura a penalizzare anche il sistema previdenziale per le Forze di Polizia, la specificità del lavoro dei poliziotti risulta essere fortemente compromessa al punto tale che proprio l’aver considerato il lavoro del poliziotto paragonabile e pienamente compatibile con quello svolto nel più generico “pubblico impiego”, registriamo un esodo e una corsa al pensionamento che purtroppo fa vacillare quei ritmi di efficienza che sinora hanno garantito la funzionalità di un apparato che si avvicina al collasso, se non saranno adottate le necessarie misure tese ad incentivare la permanenza in servizio o, in alternativa, ad assicurare il necessario “turn – over”.
A causa dei tagli operati dai provvedimenti di Governo sul “Comparto Sicurezza” si deve necessariamente annotare e segnalare il dramma subito dalla Polizia di Stato che sfocia nell’inevitabile ridimensionamento degli organici in ambito nazionale. Tutto ciò ha determinato una improvvisa e consistente “fuga” di poliziotti che, in particolare, fa registrare dalla sola Questura di Potenza una perdita di 20 unità e da quella di Matera di altri 25 elementi nell’anno in corso.
All’endemica carenza di organico aggiungiamo quella del ruolo Direttivo che è manifesta proprio nella Questura di Potenza dove ad oggi risultano vacanti le dirigenze di Uffici importantissimi quali la D.I.G.O.S., la Divisione Anticrimine e l’UPG.SP..
È proprio a causa degli aspetti funzionali che rivestono tali Divisioni che occorre necessariamente una presenza costante ed una esclusività di rapporto che senz’altro gioverà all’Istituzione.
Dell’assenza di un Dirigente che si occupi “a tempo pieno” delle problematiche del proprio Ufficio e dei dipendenti che ne fanno parte purtroppo ne risente anche il personale.
Da tempo si sostiene che occorre rispondere all’esigenze del cittadino, cercando di offrire una reale tutela dei diritti e della libertà, favorendo e massimizzando la sua compartecipazione alla produzione delle condizioni ideali di sicurezza e vivibilità del territorio.
Signor Ministro, per fare questo occorre salvaguardare la specificità del lavoro del poliziotto: ciò eviterà il ridimensionamento degli organici di Polizia, Istituzione che attualmente sta incontrando delle difficoltà proprio nel gestire territori, come la regione Basilicata la quale, grazie alla presenza della POLIZIA di STATO in congruo organico, potrebbe tornare ad essere immune da fenomeni criminosi restituendo ai cittadini il diritto di vivere nella piena libertà.
Il Sindacato di Polizia SIAP coglie l’occasione per complimentarsi con Lei per l’egregio lavoro fin qui svolto dal Suo Dicastero per le conquiste ottenute nella battaglia contro la criminalità organizzata.
Le porgo i più sinceri auguri affinché con l’impegno e la professionalità che ha sempre contraddistinto nel tempo il Ministero che Lei rappresenta possa rafforzare la centralità della Polizia di Stato, in particolar modo tutelando i suoi dipendenti con provvedimenti anche a favore del Comparto Sicurezza.
Distinti saluti.
Lorenzo Creanza, Segretario Regionale Siap Basilicata