Da alcuni quotidiani locali abbiamo appreso la triste storia della signora Altieri che chiede di poter vivere in una casa con i suoi figli poiché l’abitazione della Prefettura dovrà essere abbandonata perché sottoposta a lavori di consolidamento giacché pericolante.
Ancora una volta si assiste ad un dramma famigliare in cui primeggia la povertà ed il bisogno di alloggi sociali. Da molto tempo la nostra Federazione si è rivolta all’amministrazione pubblica per costituire alloggi parcheggio, molte famiglie vivono in una situazione famigliare drammatica. Per citare solo alcuni dei numerosi esempi di dramma famigliare troviamo una coppia di giovani conviventi la cui donna in, attesa ha perso il proprio figlio in quanto vivevano di stenti e la propria abitazione era costituita da una vecchia auto; o del signore anziano divorziato che vive saltuariamente in auto e che di notte dorme in alcuni locali messi a disposizione di associazioni; o di famiglie che hanno figli malati che rischiano, di perdere l’affidamento, in quanto non possiedono una casa. L’unica risposta dell’Amministrazione Comunale è stata quella di dichiarare che non vi è nessuna disponibilità di alloggi parcheggio.
La nostra Federazione chiede agli organi preposti di prendere in serio esame la questione per tutti i casi meritevoli di tutela e non il caso singolo perché la Pubblica Amministrazione deve essere al servizio di tutti i cittadini e senza creare discriminazioni.
Franco Casertano, segretario generale SUNIA