MA AVEVAMO BISOGNO DI UN ADDETTO STAMPA…?
Dopo il portavoce ecco l’addetto stampa. Devo ancora una volta, congiuntamente all’intero gruppo consiliare del PDL, non foss’altro per coerenza intellettuale e politica, perché attento rappresentante di minoranza , dissentire da quest’ulteriore sperpero di denaro che accende un allegro e disinvolto meccanismo di assunzione di incarichi fiduciari. Ho rivolto la mia attenzione alle emergenze ed ai bisogni, sperando che qualcosa cambiasse, ma a quanto pare non hanno sortito effetti o risultati di sorta. Pertanto, così come ribadito più volte, in altre simili situazioni , denuncio l’ennesimo spreco. Non si impugna, comprendiamoci bene, alcuna delle figure specialistiche, né la loro professionalità, bensì le sovrapposizioni di ruoli e l’effettivo bisogno che innescano un ingiustificato ed esoso dispendio di denaro pubblico in lauti stipendi che, se non ricordo male, superano i 90.000 € l’anno per un portavoce ed altra verosimile pari cifra, confortata da accessori di sorta, per l’addetto stampa, che alcuna ricaduta concreta producono alla comunità. Se non quella di vedere pagine di giornali che osannano l’azione amministrativa. L’addetto stampa viene ceduto in comando dalla Regione Basilicata, ente che subito dopo bandisce un concorso per l’assunzione di due giornalisti, ovviamente col solito e collaudato metodo concorsuale del criterio che: se non hai santi in “paradiso” è inutile che fai la domanda. Credo bene che i tanti rassegnati partecipanti ben poca fiducia ripongono nelle loro capacità professionali e l’unico impegno che ricercano è come al solito un collegamento ed un indirizzo politico. Basterebbe questo assurdo controsenso a delineare le strane manovre: si cede un giornalista per poi assumerne due. Questioni che si muovano in maniera apparentemente incomprensibile. C’è da porsi una semplice domanda che ogni persona di buon senso si farebbe: “ma se hai bisogno di due giornalisti perché te ne disfi di uno?”. Forse la regione non poteva più sostenere le spese stipendiali di un giornalista di “livello?”. Non credo che lo sapremo mai, tuttavia il giornalista rimane in carico alla Regione dal punto di vista stipendiale, che viene rimborsata dal Comune di Matera che, si fa anche carico delle indennità accessorie. Lo sperpero di denaro pubblico non ha barriere, non posso a questo punto dispensarmi dal rafforzare il solito concetto che mentre tutti stringono la cinta, la politica, ai bisogni ed alle esigenze della gente risponde con la solita litania del taglio dei fondi del governo nazionale, con la finanziaria che ha diminuito le risorse. Questo teorema è valido solo per il cittadino, le assunzioni inutili con stipendi da manager non rientrano nei sacrifici. Son certo che domani nella certa replica, si decanteranno le funzioni e le necessità di tale assunzione. Per le aspettative delle tante persone che attendono che il programma COPES abbia una soluzione, per i cassaintegrati che con 700 € al mese devono far campare una famiglia, i disoccupati, ed infine per il mondo economico, commerciale e imprenditoriale che non si aspetta nulla, c’è tempo. Concludo dando maggior valore alle mie parole perché è sotto gli occhi di tutti che assistiamo all’ennesimo sperpero inutile di sovrapposizioni di ruoli, all’assestamento degli oleati ingranaggi della macchina che governa la politica ragionale, aggravato dal fatto che il tutto avviene in un settore universalmente in crisi, “la carta stampata” dove da tempo non si assume più, ci son solo licenziamenti.
Adriano Pedicini, consigliere comunale del PDL