Lo spot del centrosinistra al ballottaggio è stato: “Siamo già maggioranza, siamo in 25” e su questo slogan hanno costruito la vittoria elettorale. Subito dopo, alla convalida dei consiglieri, quindi ai primi passi di una nuova consiliatura, si sono resi conto di essere si in 25 ma uno contro l’altro e pronti a darsi battaglia. Gruppetti, fazioni, antiche rivalità, sete di potere, cioè il peggio della sinistra locale, insomma un caos che ha spiazzato e sorpreso l’intera opposizione.
Ad ogni modo sono convinto che ad ogni costo, dopo lunghe trattative del questo a me e di quello a te, l’accordo verrà trovato e si trascineranno per l’intera consiliatura con la solita politica sterile, litigiosa ed inconcludente. Prova di quello che dico è il varo di questa giunta, dove vi assicuro, non dobbiamo esser noi dall’opposizione a contestarla e qualificarla, ci pensano gli stessi gruppi di maggioranza con le loro esternazioni alla stampa a chiederne modifiche e dimissioni, si parla anche di “equilibri sostenibili…rispettosi della volontà popolare”. Parole sagge quest’ultime, ma questa coalizione multicolore dovrebbe veramente interrogarsi intorno a questa volontà popolare per poi maturare coscienziosamente una decisione nell’interesse della comunità, ma in realtà quello che Adduce e compagni stanno dimostrando non ha nulla a che fare con la volontà popolare ma solo con la sistematica ripartizione degli interessi politici economici in un “equilibrio sostenibile” per un governicchio cittadino.
Il sindaco e la giunta devono tener presente che non sono amati dalla città, rappresentano men di un terzo dell’intero elettorato e, se pur è vero che in democrazia chi vince governa, non puoi pretendere di essere amato, la piazza si deve conquistare con la capacità ed il lavoro, ma da quel che si è visto sinora, l’impresa mi appare ardua.
Noi del PDL saremo intransigenti nel giudicare e denunciare queste contraddizioni nella giusta, pacata e tenace dialettica politica, dimostrando di saper fare politica. Dal canto loro, i rappresentanti della maggioranza dovranno dar conto del modo di fare politica perché come dicono, sono rappresentativi della volontà popolare e chi più del popolo li osserva e giudica.
In realtà, riteniamo che la vera politica debba prevalere e chi è deputato a governare governi. Matera non può permettersi il lusso di attendersi ancora serenità e stabilità politica, per questo noi di minoranza confidiamo che la maggioranza sia in grado di governare, nel principio e nella logica politica che la comunità ripone nel giusto e saldo valore della sala consiliare, quale luogo deputato e consacrato alla democrazia civica che, ha sottolineato la sorte di generazioni di materani. Si prepari un confronto politico tra le parti, costruttivo e dove serva collaborativo, nell’interesse della città e che non si assista a duelli intestini che fanno male alla politica ed allontanano la gente dalla partecipazione alla vita amministrativa, anche perché la politica non ha bisogno di prime donne.
Adriano Pedicini Consigliere del PDL