ll 31 dicembre 2012 sarà il giorno dello switch off anche per la Basilicata. In altre regioni italiane il passaggio al digitale terrestre è già avvenuto e come era logico immaginare sono le piccole emittenti televisive locali a fare i conti con problematiche di natura sopratutto economica.
Per affrontare le questioni legate al digitale terrestre e discutere le potenziali opportunità di sviluppo che garantisce il passaggio dall’analogico al digitale il Corecom di Basilicata ha promosso un convegno spalmato in due sessioni, una prima parte prevista nel pomeriggio di venerdì 15 ottobre e la seconda in programma nella mattinata di sabato 16 ottobre.
Per rispettare la par condicio il Corecom ha invitato due esponenti parlamentari di centro-destra e centro-sinistra, Paolo Gentiloni per il PD e Giorgio Lainati per il PDL. Particolarmente apprezzata la relazione di Gentiloni, che ha evidenziato le questioni legate all’asta delle frequenze a disposizione sul digitale terrestre: “Il rischio – ha rimarcato il parlamentare del PD – è che Rai e Mediaset possano acquisire ulteriori frequenze in modo da disporre di altri cento canali a testa non per ampliare l’offerta verso i telespettatori ma solamente per impedire a nuovi attori di entrare nel mercato televisivo, che nel futuro sarà sempre più legato alla formula della pay-tv.” Giorgio Lainati, esponente del governo e vice presidente della commissione per la vigilanza sulla Rai, ha condiviso i timori di Gentiloni e ha garantito il suo impegno affinchè i fondi incassati dalla vendita di nuove frequenze sul digitale terrestre siano destinate alle piccole emittenti televisive locali che dal 1° gennaio 2013 dovranno trasmettere esclusivemente attraverso questa nuova tecnologia, con evidente aggravio di costi di gestione.
Al dibattito, moderato da Michele Mazza, vice direttore di Rai International, hanno partecipato quattro esponenti di tv locali del Sud Italia. Per Reggio Tv è stato il giornalista Giampaolo Latella a rappresentare l’editore Edoardo Lamberti. “Siamo la seconda emittente locale calabrese, una tv che produce sei edizioni di telegiornali al giorno, 10 trasmissioni di approfondimento, una rassegna stampa e il 90% dei programmi trasmessi. Il Parlamento a mio avviso dovrà interventore con una legge ad hoc per evitare la crisi che inevitabilmente colpirà le tv locali quando ci sarà lo switch off il 31 dicembre 2010.” Latella ha concluso con una battuta: “Il calendario maya indica nel 31 dicembre 2012 la data della fine del mondo, io mi auguro che questa data non segni la fine della democrazia per le radio e tv locali.”
Dalla Campania, per Canale 21, storica emittente napoletana, è arrivato Paolo Torino, figlio d’arte. E’ stato suo padre ad avviare la tv locale il 1° agosto del 1976. “Da noi lo switch off è già avvenuto il 1° dicembre 2009 e voglio ricordare che il master plan relativo alle frequenze ci è stato consegnato solo un giorno prima. Dopo nemmeno un anno il bilancio della nostra attività è sicuramente negativo. Siamo nel caos più colpleto sopratutto perchè i nostri telespettatori sono anche i nostri investitori. Con l’avvento del digitale terrestre in Campania sono state create diversi canali “cloni” che hanno naturalmente disorientato i telespettatori. Il dato paradossale è che rispetto a tv del nord registriamo un numero doppio di telespettatori ma fatturiamo la metà in termini di raccolta pubblicitaria. E dal governo nazionale sono arrivate altre brutte notizie visto che ci hanno tagliato pure il rimborso del 50% sull’importo dell’energia elettrica.”
I problemi legati al digitale terrestre toccheranno anche Telenorba. Dino D’Alessandro, responsabile tecnico di quella che è diventata la prima tv locale d’Italia secondo i dati Auditel ha ricordato che non sarà facile sincronizzare lo switch dei programmi di informazione locale divisi per aree regionali.
Particolarmente atteso anche l’intervento del padrone di casa, Angelo Tosto. L’editore di Trm, emittente che ha visto la luce nella città di Matera nel 1977 dalla “costola” Radio Emme, ha elogiato in apertura il discorso del parlamentare Paolo Gentiloni e poi ha ricordato il papà di Paolo Torino, l’editore di Canale 21 con cui ha condiviso tante battaglie per la salvaguardia delle emittenti locali. “Voglio ricordare che faccio l’editore da 35 anni e non ho mai chiuso il bilancio della tv in parità, ma sempre in perdita. Questo vuol dire che ho messo in piedi questa emittente per garantire l’informazione ad una piccola regione come la Basilicata. Ritengo che in un territorio nel quale risiedono circa 600mila abitanti il valore della comunicazione sia fondamentale per garantire uno sviluppo socio-economico. E sinceramente non capisco perchè nella nostra regione le frequenze radiotelevisive non siano considerate una risorsa come accade per il petrolio, il gas e l’acqua. La Regione nei prossimi mesi dovrà svolgere un ruolo autorevole al tavolo comune nazionale altrimenti le tv come Trm non avranno più la forza per andare avanti. In questi anni abbiamo permesso a 46 giornalisti di iscriversi all’albo dei pubblicisti e alcuni di questi sono diventati dei professionisti. Credo che uccidere una fonte di informazione come una tv locale sia peggio che bruciare una biblioteca. Dico anche che noi del sud dobbiamo smetterla di piangerci addosso ma abbiamo una grande risorsa e insieme possiamo trovare un sistema per trasferire sui nostri canali i programmi comuni, in modo da offrire un palinsesto adeguato.”
Più duro l’intervento di Mario Altieri, editore di Blu Tv. Altieri pur apprezzando lo sforzo profuso dal Corecom da quando la presidenza è stata affidata a Loredana Albano, ha sottolineato l’assenza di un impegno concreto e di un’azione sinergica con la Regione Basilicata per favorire una legge che garantisse contributi alle emittenti regionali.
Mentre il presidente De Filippo è stato sostituito dal suo portavoce che ha preso appunti in vista dell’intervento di sabato mattina, era assente il presidente del consiglio regionale Folino e solo nella parte finale del convegno hanno raggiunto il tavolo due esponenti del consiglio regionale, Mollica e Pagliuca.
Il congresso nazionale prosegue sabato mattina con la seconda sessione dedicata alle prospettive che riserverà al sud il digitale terrestre. Dopo il saluto di Franco Stella presidente della Provincia di Matera, Piero La Corazza presidente della provincia di Potenza e di Vito De Filippo, governatore della Basilicata, sono previsti gli interventi di Rosario Alfredo Donato direttore FRT, Fabrizio Berrini segretario generale Aeranti Corallo, Egidio Viggiani segretario generale DGTVI, Enrico Paissan vicepresidente consiglio nazionale giornalisti e Francesco Soro presidente Corecom Lazio e Coordinamento nazionale Corecom. Conclusioni affidate a Nicola D’Angelo commissario dell’autorità per le garanzie delle comunicazioni.
Michele Capolupo
La fotogallery relativa al congresso nazionale dedicato al digitale terrestre in svolgimento al complesso Le Monacelle
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