La città della Pace è un progetto che accomuna tutta la provincia. È il simbolo della volontà di questo territorio di costruire un futuro giusto e pulito, libero da scorie e fughe di cervelli.”
Franco Stella, insieme all’assessore alle Infrastrutture Giovanni Rondinone, ha accolto così il già nobel per la pace nel 1976 Betty Williams, il sindaco del Comune di Scanzano jonico Salvatore Iacobellis e alcuni delegati del World Centers of Compassion for Children Italia Onlus, l’associazione presieduta dalla Williams. Un pensiero su tutti: i bambini.
“In un momento in cui il pericolo del nucleare torna a farsi così terribilmente concreto – ha dichiarato Stella – “La città della pace” si traduce nel simbolo del nostro pacifico, ma incontrovertibile, No grazie. Ed è in questo orizzonte che si uniranno le forze di Regione, Provincia e Comune di Scanzano per dare fondamenta al progetto.”
L’impegno dell’Amministrazione provinciale si attuerà, oltre che sul fronte della convergenza istituzionale, anche sul piano della formazione. Infatti, in linea con il piano di educazione alla pace, di cui l’associazione del premio nobel si fa da anni portavoce, la Provincia si attiverà per promuovere, così come previsto dal progetto, adeguati percorsi formativi.
Il sindaco Iacobellis ha poi ricordato come: “Proprio la rivolta dei centomila ha dato a Betty il “segno” che Scanzano poteva essere il sito giusto per edificare il simbolo della pace.” “Un segno – ha proseguito l’assessore Rondinone – che conferisce a tutta la Basilicata la responsabilità di dare coerenza e sostegno a questo progetto.”
“Quella stessa responsabilità che, unita al coraggio, – ha concluso il presidente dell’Ente di via Ridola – consentirà, da qui a un mese, di posare la prima pietra su cui prenderà vita questa città della speranza. Tutto questo perché, come si dice, se vuoi la pace prepara la pace.”
interessante..